STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Anselmi, Costantino
Descrizione Personaggio:
pittore, insegnante di disegno e arte
Luogo e Data di Nascita:
Milano,  1905 [...]
Luogo e Data di Morte:
Milano,  1994 mag
Testo completo:
Costantino Anselmi nacque a Milano nel 1905 da Carlo ed Ebe Guglielmini. Visse nella metropoli lombarda e risiedette per un certo periodo in via Festa del Perdono, al n. 10; frequentò le scuole elementari e tecniche presso la scuola Elia Lombardini in corso di Porta Romana. e si formò all’Accademia di Brera, dove studiò pittura prima con Camillo Rapetti e successivamente con Ambrogio Alciati, con cui si diplomò. Durante gli studi l’Anselmi acquisì un’eccellente padronanza nel disegno e nella pittura con l’uso di sapienti cromatismi per rendere concreti spazi e forme; restò poi legato al figurativo per tutta la sua carriera professionale. Sensibile ad influenze novecentiste (osservabili in alcuni ritratti eseguiti negli anni Trenta circa), in certe opere sue giunse quasi a una geometrizzazione e a una sintesi delle forme attraverso macchie di colore che ne rendono interessanti i lavori.
In una lunga attività professionale l’Anselmi divise l’interesse per la pittura con l’insegnamento presso il Collegio Arcivescovile di Tradate, dove occupò la cattedra di storia dell’arte e disegno per qualche decennio (fino agli anni ’70 del Novecento). La sua carriera pittorica fu tesa al ritratto, alla pittura paesaggistica e a varie ambientazioni d’arte sacra; i ritratti sono caratterizzati da grande realismo, capace oltre che di riprendere i tratti somatici, di porre in rilievo l’indole del soggetto rappresentato; suoi lavori di ritratto sono conservati nella quadreria dell’Ospedale Maggiore di Milano. I paesaggi di Anselmi sono pervasi da un garbato impressionismo: sono vedute del lago Maggiore a Belgirate e altre di Brissago nel Canton Ticino, per citarne solo due fra tante. Tuttavia fu l’arte sacra ad occupare una parte importante della produzione artistica del pittore milanese. Egli affrescò le chiese di Leggiuno e Castelseprio; negli anni ’50 quelle di Liscate e Vimodrone. Dipinse ancora l’abside e le quattro vele della chiesa di S. Luigi a Milano, in via Scrivia; eseguì una pala d’altare per la chiesa di S. Petrino in corso di Porta Romana, intervenne a Lesa nella facciata della parrocchiale.
Fra le opere d’arte sacra dell’Anselmi si annoverano gli affreschi presenti nella chiesa di S. Bernardo a Oggiogno; il ciclo (interessante tutto l’interno dell’edificio) fu compiuto nel 1935, con l’aiuto dell’allievo luinese Vincenzo Ferrario. Spicca nell’abside un S. Bernardo in adorazione della Beata Vergine Assunta, affiancato da due angeli; nel presbiterio eseguì pure tre affreschi rappresentanti alcuni angeli; dipinse le figure dei quattro evangelisti nelle lunette superiori del presbiterio; pose infine mano nel battistero ad un “Battesimo del Giordano”. L’impatto visivo è assai valido; le immagini dell’abside sono limpide e caratterizzate da un fine disegno e da colori prevalentemente tenui, ma carichi di luce; predomina un cromatismo chiaro che provoca una dilatazione quasi illusoria dello spazio. Nello sforzo di sottolineare la bellezza, la semplicità e la purezza degli angeli posti negli affreschi del presbiterio, l’artista ha rinunciato parzialmente a precise indicazioni di concretezza corporea e di ambientazione prospettica; questa caratteristica primitiva, quasi preraffaelita, ben coinvolge l’osservatore. I quattro evangelisti delle lunette presbiteriali hanno una maggiore definizione, più intensa gestualità e cromatismo più acceso; essi vengono raffigurati con le loro peculiarità individuali. Nell’affresco del battistero, infine, la figura del Salvatore è delineata chiaramente e viene quasi investita da una luce che dilata lo spazio in cui è inserita; l’effetto così ottenuto è di grande pathos e coinvolge appieno l’osservatore.
Gli aspetti decorativi secondari dell’apparato pittorico della chiesa di S. Bernardo a Oggiogno furono invece affidati da Costantino Anselmi al suo collaboratore e allievo Vincenzo Ferrario (1913 - vivente), che eseguì sulla copertura a volta della chiesa decorazioni e immagini racchiuse in tondi, caratterizzate tutte da un tocco fine e delicato; fra esse, spiccano la colomba dello Spirito Santo e la testa di un putto.
La versatilità artistica di Anselmi e la notevole esperienza accumulata in anni di lavoro nell’ambito dell’arte sacra gli fecero ottenere, negli anni ‘60 del Novecento, importanti incarichi di restauro.
L’artista dopo una ricca produzione artistica che ha compreso l’impiego di differenti tecniche si spegne il 10 maggio 1994. Le sue opere sono conservate in parecchie chiese del Piemonte, della Lombardia e del Canton Ticino e in collezioni private e pubbliche.

Autore:
[Valerio Cirio]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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