Bellagatta Angelo Antonio, medico di Arona, nacque in Milano il 9 di maggio 1704. Furono suoi genitori Domenico Bellagatta tipografo in quella città ed Antonia Appiani. Attese alle lettere umane nel seminario maggiore de` Chierici di Milano, poscia alla fisica ed alla medicina in Pavia dove fu addottorato. Intorno al 1733 venne in condotta al Borgo d`Arona, e vi si trattenne sino alla sua morte succeduta il dì 2 febbrajo 1742 dopo di avere sei mesi prima ripreso l`abito chiericale ch`egli avea deposto per darsi allo studio della medicina. Lasciò le opere seguenti:
Due lettere filosofiche intorno alla catarrale influenza seguita in quest`anno 1730 universalmente per tutta l`Europa e per altre parti del mondo nelle quali in una si esaminano alcune opinioni, nell`altra si espone il proprio parere scritte ad un amico. Milano, 1730, in 4o. Per gli Eredi di Domenico Bellagatta.
Le disavventure della medicina cagionate dai pregiudizi della falsa emulazione dalla moltiplicità dei sistemi e dagli errori degli idioti: con un ragguaglio di Parnaso intorno alle medesime. Trattenimento fisico di Angelo Antonio Bellagatta. Milano 1733, in 8vo. Nella stamperia degli Eredi di Domenico Bellagatta.
Ragguaglio dell’operato del sempre prodigioso S. Francesco di Paola a 28 di maggio del 1735 nell’insigne Borgo d’Arona nella persona del canonico Fantoni. In Milano 1735, in 4°, Per il Malalesta.
Trattenimento fisico sopra l’ignea apparenza osservatasi nella notte seguente al giorno 15 dello scorso dicembre 1737. In Milano 1738 , In 8vo. Per Giuseppe Maganza Questo Trattenimento si legge anche nel vol. XVII, pag. 129 e segg. della raccolta d`opuscoli scientifici e filologici del P. Calogerà.
La seguente opera, rammentata nel vol. II della Biblioteca degli Scrittori Milanesi dell`Argellati [sic], conservavasi inedita presso del fratello del nostro medico:
Dialoghi di fisica animastica moderna , speculativa, meccanica e sperimentale , contenenti l`idea della generazione del corpo organico, la creazione, immaterialità, immortalità dell’anima: la forma dei bruti, il meccanismo de` moti, e delle sensazioni: il sistema dei sentimenti interni, e potenze inorganiche intellettuali, e libero arbitrio conciliabile colla divina previsione , e dominio supremo di Dio nel cuore degli uomini, e carattere della predestinazione. Ms. in fol.
Fonti Bibliografiche: Gioanni-Giacomo Bonino, Biografia medica piemontese, s.v., vol. 2, Torino 1825.