STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nome del Gruppo:
Caccianini
Nomi Associati:
Pallanza

Secoli di Fioritura:
saeculo ineunte XVI  -  saeculo exeunte XVIII 
Personaggi Salienti:
Stefano
Giovanni Francesco



Descrizione:


Famiglia CACCIANINI

È questa tra le ricche e nobili di Pallanza ricordata dal Bianchini nella Dissertazione, della quale ho parlato di sopra. Niuna notizia però mi venne fatto di avere sulla sua origine. Si sa dal medesimo che uno Stefano Caccianini, morto in Pallanza l’anno 1678, era ascritto al Collegio dei Causidici di Milano, e che fu console di giustizia ivi stesso, e che un fratello di questo, Giovanni Francesco, I`anno stesso della morte di Stefano venne ascritto al medesimo Collegio, del quale fu poscia anche abate.
In Pallanza verso la fine del secolo XVI e al principio del seguente fioriva un` altro di questa famiglia assai benemerito della patria, Stefano Caccianini, la cui memoria sarebbe giunta sino a noi assai più pura, se non fosse stata offuscata dalle gravissime controversie, ch`ebbe nella sua qualità di Parroco di S. Stefano di Pallanza, Chiesa sussidiaria della parrocchiale di S. Maria di Campagna1 col Prevosto della patria collegiata Nicolò Appiani, per diritti di giurisdizione.2
Tuttavia non dobbiamo dimenticare, che Stefano Caccianini diede anche esempio luminoso di patrio amore coll`istituire il primo in Pallanza un Ospitale pei poveri pellegrini assegnandogli oltre a un locale attiguo alla Chiesa di S. Stefano una dote copiosa, consistente in beni Stabili, in crediti, e in tutti i mobili suoi proprii, come rilevasi dall’istrumento del 14 dicembre 1599, rogato Flaminio Bianchini. Questa pia istituzione veniva approvata da Mons. Bescapé con decreto del 17 luglio 1602. Esso però non ebbe quel pieno effetto, che il suo fondatore si proponeva, e quindi egli medesimo con disposizione codicillare del 23 marzo 1612 ne cambiava in parte la destinazione, autorizzando la confraternita del SS. Rosario di fondare coi redditi dell`Ospitale da esso stabilito una perpetua cappellania di messa quotidiana nella Chiesa di S. Stefano, fermo nel resto il disposto per l’Ospitale, a favore del quale dovevasi assegnare il residuo. Quali vicende abbia avuto questo Ospitale de` Pellegrini, non mi è noto, non avendone più trovata memoria nel secolo susseguente. L`ultimo che ne parla è il Vagliano nelle sue Rive del Verbano, pubblicate l`anno 1710, alla pag. 174.



1 Benché, come ho detto, la Chiesa di S. Stefano in Villa di Pallanza, a rigore non sia stata sino all`anno 1822 che sussidiaria della Chiesa parrocchia di S. Maria di Campagna per quella porzione di Pallanza, tuttavia ebbe residenti presso di sè i suoi parrochi, de`quali non sarà discaro che registri qui la serie, cioè

Stefano Caccianini,
G.B. Viani , poi prevosto in S. Leonardo,
G.B. Innocenti, poi similmente prevosto in S. Leonardo,
Andrea Buccagiario,
Pietro Francesco De Ambrosis,
Giovanni Pietro Bottini,
Carlo Cristoforo Morigia,
Francesco Sasselli sino al 1718,
Teologo Massimino Innocenti,
Carlo Giuseppe Gnemmi dal 1797,
Gatti Luigi dal 1 dicembre 1850,
Marolla Giacomo dal 15 agosto 1856.

2 Causa principale di queste controversie furono le tre famiglie dei Cadolini, dei Cadorna e dei Caccianini, le quali anziché appartenere, come ragione chiedeva, alla parrocchia di S. Leonardo, vollero essere ascritte a quella di S. Stefano. Tali questioni si agitarono con tanta acrimonia da ambo le parti, che per definirle fu deciso di deferire la lite alla S. Sede. Quindi una commissione di Cardinali eletta a tale scopo conchiuse il 18 febbraio dell`anno 1607, doversi delegare l`ordinario di Novara per I`ultima decisione. Questi di fatti suddelegò il Canonico Dolci, il quale recatosi sul luogo stimò di poter levare ogni discordia tra le parti col designare, non già i limiti di amendue, come pareva più conveniente, ma sì le case, che dovevano appartenere all`una e all`altra parrocchia. Ora questa decisione fu causa di maggiori dissensi, che si protrassero per oltre un secolo e mezzo, e non furono terminati, che nel 1751 con decreto della Curia di Novara, confermato da poi in appello da un altro della metropolitana di Milano.

Autore:
[Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Gioacchino Civelli]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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