STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Cavalli, Andrea
Descrizione Personaggio:
Scrittore
Luogo e Data di Nascita:
Suna,  1912 giu 21
Luogo e Data di Morte:
Verbania,  1999 mar 23
Testo completo:
Secondogenito di Raffaello, nativo di Cremona, e della pallanzese Cornelia Dell’Ara. Il nonno materno era nato a Stresa, ma originario di Garbagna, vicino Novara; la nonna materna era invece una Sforzani, pallanzese. Era inoltre imparentato, sempre da parte del nonno materno, con i Lorenzini, altra famiglia pallanzese.
Frequentò le prime tre classi elementari alla Scuola pubblica di Pallanza (attuali Guglielmazzi), poi il quarto anno dai padri marianisti al Collegio Santa Maria. Si iscrisse poi alla prima tecnica poi «visto che la contabilità non era il mio forte» passò alla prima ginnasiale presso il Regio Ginnasio di Pallanza.
All’età di 12 anni si trasferì a Milano a motivo del lavoro del padre, rappresentante della Ferro China Bisleri. A Milano finì il ginnasio, frequentò il liceo classico ed infine si iscrisse all`università.
Il 3 luglio 1935 si laureò in Lettere all’Università Statale di Milano discutendo la tesi: Metastasio e i suoi critici. Relatori i professori: Nicola Zingarelli, Luigi Castiglioni, Angelo Monteverdi, Francesco Foffano. Punteggio: 110/110.
Nel 1936 ottenne l`abilitazione all’insegnamento della lingua e letteratura italiana, latina e storia. Insegnò all`Istituto ”Leone XIII” di Milano (1935-37), all`Istituto Magistrale di Lodi (1937-39), alla Scuola Media di Lodi (1940), alla Scuola Media “Carducci” di Milano (1940-42).
All`attività canonica di insegnante affiancò quella di scrittore. A scorgere in lui la stoffa del narratore ed ad incoraggiarlo a scrivere per un pubblico giovane fu Salvator Gotta.
Con i primi bombardamenti su Milano sfollò a Pallanza dove fin da ragazzo passava le vacanze estive. A Pallanza insegnò al Ginnasio (1943 - 1945) e si occupò, insieme ad altri sfollati, della biblioteca popolare.
Fascista della prima ora, alla fine della guerra venne incarcerato nella caserma di Pallanza (ora Scuola Media Cadorna), «per aver scritto romanzetti per i balilla». Rilasciato dal giudice Liguori, ritornò a Milano dove riprese ad insegnare: dapprima alla Scuola Media “Luigi Majno” (1946-58) poi alla Scuola Media “Luciano Manara” (1958-61).
Nel 1959 vinse il concorso per preside - terzo in graduatoria con 111 punti - entrando in ruolo alla Scuola Media Cadorna di Pallanza, che diresse dal 30 settembre 1961 al 1° gennaio 1973.
Iscritto all’A.N.C.I.S.I.M. (Associazione Nazionale Capi d’Istituto Statali d’Istruzione Media – Sindacato Unitario Presidi) nel 1969 riconsegnò la tessera perché contrario agli scioperi indetti da questo sindacato.
Presidente dell’Associazione Dante Alighieri dal 1955 al 1974.
Nel 1979 iniziò a collaborare fin dal primo numero con la rivista «Verbanus», riprendendo a scrivere di storia locale, una passione giovanile che in anni passati lo aveva portato a collaborare con i giornali locali: “L’Unione” (1932-1933) e la “Gazzetta del Lago Maggiore” (luglio 1938-maggio 1942).
Nel 1983 insieme a Pierluigi Parachini fondò il Circolo del Pallanzotto, associazione per riscoprire e valorizzare le tradizioni pallanzesi.

Alla sua morte, con disposizioni testamentarie, oltre a beneficare lontani parenti e amici, lasciò al Comune di Verbania la casa materna (caffè Fiorentino), e alla Parrocchia di San Leonardo una casa in via S. Leonardo, a lato del campanile (la casa detta del canün).



BIBLIOGRAFIA

Narrativa per ragazzi
Ragazzi della Baia. Ed. Baldini & Castoldi, Milano, 1941.
Il marinaio verde. Ed. Baldini & Castoldi, Milano, 1944.
Lalla Lolli studentessa. Ed. Baldini & Castoldi, Milano, 1948.
Il capitano azzurro. Ed. Baldini & Castoldi, Milano, 1950.
Lalla Lolli studentessa in vacanza. Ed. Baldini & Castoldi, Milano, 1951.
La rivincita del vecchio brigadiere. Ed. SEI, Torino, 1951.
Pol-boys contro i banditi della ferrovia. Ed. Signorelli, Milano, 1951.
Il fanciullo scomparso. Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1952.
Le avventure del mozzo Tobic. Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1952.
Il prigioniero di Monteforte (coll. con Dino Risi). F.lli Fabbri Editori, Milano, 1952.
La squadra Tabusse. Ed Ceschina, Milano, 1953.
I guerriglieri della Sierra Nevada. Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1954.
Piccolo falconiere. Ed. Le Stelle, Milano, 1956.
I figli hanno fretta. Ed. SEI, Torino, 1958.
Ragazze in gamba. Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1961.


Romanzi
Il piano nobile e il mezzanino - I padri (1983) - I figli (1983) - I nipoti (1984). Alberti Libraio Editore, Verbania.
Quel treno nella nebbia. Ed. Le Stelle, Milano.
Gli anziani del Magna Quies. Ed Italia Letteraria, Milano, 1988.
Terremoto nell’Abbazia. Ed. White Land, Firenze, 1993.
Il molinaro Quarantotto.Tipolitografia Saccardo, Ornavasso, 1992.


Testi didattici
Antologia del ragazzo italiano. Ed. Signorelli, Milano, 1953.
Trenta secoli. Ed Signorelli, Milano, 1954.
Selezione di letture (in coll. con Salvator Gotta). Ed. Signorelli, Milano, 1956.
Dalle caverne ai grattacieli. Ed. Signorelli, Milano, 1957.
Bucintoro. Ed. Signorelli, Milano, 1961.
L’italiano lingua viva. Ed. Signorelli, Milano, 1964.
Gli esploratori del vocabolario. Ed. Mursia, Milano, 1967.
Oggi la nostra lingua (in coll. con Marsilio G. Bacci) Ed. Aristea, Milano, 1972.
Come parlare e scrivere meglio. Guida pratica all’uso della lingua italiana. (in collaborazione con A. Gabrielli, R. Cantagalli, C. Salmaggi, L. Satta) Selezione dal Raeder’s Digest, Milano, 1974.
Ottocento Novecento. Ed. Signorelli, Milano, 1958.
La scuola siamo noi. Fabbri Editori, Milano, 1972.


Saggistica a carattere storico
Le benedizioni del San Dazio. Ed. Airoldi, Intra, 1936.
Il libro di Pallanza. Ed. Vercellini, Verbania, 1972.
Origine e storia delle scuole verbanesi. Verbania, Quaderni Lions Club, 1972.
La chiesa della Madonna di Campagna a Verbania. Alberti Libraio Editore, Verbania, 1976 (estratto da Novara - Notiziario Economico, n.3/1974)
Storia breve di Pallanza. Verbania, 1985.
Quando eravamo Capoluogo di Provincia. Verbania, 1990.
Le botteghe di Pallanza tra Ottocento e Novecento. Verbania, 1997.

Ha scritto inoltre le didascalie dei libri fotografici di Enzo Azzoni:
1890 - 1915. Intra Pallanza e il Lago, Cral Montefibre, Verbania 1976.
Il Lago Maggiore. Città e paesi nelle fotografie dell’Ottocento. 1840-1890, Cral Montefibre, Verbania 1980.
Storia fotografica di una città. Intra Pallanza oggi Verbania. Anni 1915 - 1945, Verbania 1989.
Verbania. Gli anni del dopoguerra dal 1945 al 1970. Storia fotografica della città, Press Grafica, Casale Corte Cerro 1996.


Collaborazione con Verbanus
Pallanza, I/245
Agostino Viani (1841-1933): cinquant’anni fa’..., IV/253
Un quadro di San Carlo piange, V/444
Dalle “Memorie” di Luigi Troubetzkoy, III/181 – VI/241
Antonio Greppi (1894-1982) sindaco milanese, scrittore verbanista , VII/297
La lettera di un sindaco (1878), la risposta di un ministro e la polemica di un parroco (1929) , IX/341
Un “ragazzo della Bovisa” a Suna, nel ‘43-’44 , X/367
Il “garibaldino” di Besozzo. Lettera alla famiglia di uno dei Mille , XI/375
Come si organizza il “giubilo” dei sudditi , XIV,239
Il fascino della sepoltura , XV/63

Nella sezione ”Le carte ritovate”

Studiare di più il latino: ordine del vicerè, VI/413
L’avvocato di Roma e il burro del Lago Maggiore, VI, 414
Il rapimento del futuro generale, VI/426
Polizia Urbana , X/398
Mendicanti targati , X/399
Il tiramantice fallo te , XI/423
La forca a pagamento , XI/422
Pallanza. 1832 – 1851. La luogotenenza dell’Arma , X/469.

Autore:
[Leonardo Parachini]

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Magazzeno Storico Verbanese

A tutti gli amici e studiosi che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni, la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella sua missione e pertanto termina la sua attività.

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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Ra Fiùmm - Associazione Culturale Carlo Alessandro Pisoni

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