STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nome del Gruppo:
De Notaris
Nomi Associati:
Viani

Secoli di Fioritura:
saeculo ineunte XVII  -  saeculo exeunte XX 
Personaggi Salienti:
Gaudenzio
Giovanni Pietro
Giovanni Maria
Giovanni Battista
Francesco
Giuseppe
Descrizione:
FAMIGLIA DE NOTARIS

Questa famiglia ebbe, a quanto pare, un tal cognome per essere stato lungamente ereditario in essa il notariato. La sua origine è da Trobaso; ma un ramo di essa venne a stabilirsi altresì nella prossima Intra, ed un’ altro, imparentato coi marchesi Viani di Pallanza, ebbe anche il soprannome De Notaris-Viani.
Il più antico di questa famiglia, che io conosca, meritevole di menzione è GAUDENZIO DE NOTARIS, figlio di Giovanni Pietro da Trobaso, che fu parroco di Dormelletto, il quale con suo testamento del 5 dicembre 1668, rogato da Giovanni Maria De Notaris, ingiungeva ai suoi eredi di far eseguire la predicazione quaresimale nella chiesa parrocchiale di S. Pietro di Trobaso, sua patria, più volte in ogni settimana. In forza di questa disposizione i fratelli Giovanni, Francesco e Giovanni Pietro, suoi eredi e probabilmente suoi nipoti, con istromento del 25 novembre 1700 assegnarono ai fabbricieri della detta chiesa di S. Pietro dei fondi nel territorio di Trobaso coll`obbligo ai medesimi di soddisfare in perpetuo al legato surriferito.
Il Vagliano poi narra, che al suo tempo, cioè alla fine del secolo XVII o al principio del XVIII, vivevano di questa famiglia quattro fratelli assai ricchi,1 il primo de` quali, GIOVANNI PIETRO, fu dottore in ambo le leggi o causidico collegiato di Milano e Sindaco del banco di S. Ambrogio.
Il Vagliano però non dice di chi fossero figli questi quattro fratelli, per cui ci rimane ignoto il legame di congiunzione coi precedenti. Niun dubbio tuttavia che il testè ricordato sia il giureconsulto Giovanni Pietro De Notaris, lodato dal Cotta nel suo Commentario alla Corografia del Maccagno (pag. 23 n. 19), e il padre di GIOVANNI BATTISTA DE NOTARIS, il quale col suo testamento del 28 luglio 1777 legò tutta la sua sostanza del capitale di lire trentamila a favore di un ospitale da erigersi in Intra sotto la denominazione di S. Rocco. A questo tenne dietro dieci anni dopo (1787) il can. Giuseppe De Lorenzi del fu Pietro Antonio, il quale col suo testamento del 30 luglio del detto anno legò allo stesso scopo altre ventisette mila lire: per la qual cosa ad essi due Intra in particolare maniera va debitrice della fondazione del suo Ospitale.
Di un FRANCESCO DE NOTARIS, zio del Senatore prof. Giuseppe De Notaris ho parlato altrove (Vol. I, pag. 172).



1 Ecco le sue parole (l.c. pag. 160): «Al presente risplende colle Virtù e coll`oro Casa De Notaris, in cui vi sono quattro fratelli viventi ad un tempo, il 1° Dottore d`ambe le leggi Giovanni Pietro, causidico collegiato di Milano e sindaco del Banco di S. Ambrogio, il 2° Antonio, il 3° Pietro Francesco e il 4° Giuseppe, i quali esercitando negozii di rilievo si avanzarono in ricchezza ed essendo divisi hanno per casamenti nove [= nuove] fabbriche grandiose, oltre le tenute, che sempre vanno accrescendo alle loro rendite».
Note:
Giuseppe De Notaris, figlio di Antonio, fu insigne botanico (si veda scheda nella sez. ”Biographica”).
Il fratello, Carlo De Notaris, fu noto pittore (si veda scheda nella sez. ”Biographica”).
Tra gli altri De Notaris che esercitarono l`arte notarile, che il cognome loro conferma esser stato tradizione antica, e forse addirittura medioevale, vi fu anche un Gaudenzio nella seconda metà del Cinquecento: egli compare come testimonio in un atto di nozze del 22 agosto 1575 (cfr M. Gagliardi, Cinquecento anni di Gagliardi ad Aurano, in «Vallintrasche» 3/2010, p. 47).

Autore:
[Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Anna Elena Galli]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Gioacchino Civelli]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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