GUGLIELMETTI GIULIO
Il Teologo Giulio Guglielmetti non appartiene ad Intra per nascita, ma sì per la sua lunga dimora in essa di circa 25 anni in qualità di prevosto e per la morte ivi avvenuta il 23 maggio di quest`anno medesimo (1876).
Nacque il 2 giugno del 1803 in Borgomanero da onesta famiglia ma non agiata. Manifestando sino da giovanetto attitudine grande allo studio ed un ingegno aperto e amante del bello, il Card. Morozzo vescovo di Novara, al quale fu reso noto, prese cura di lui, e lo fece educare nei seminarii della sua diocesi. Fatto prete, fu nominato professore in quello di Arona, dal quale poscia passò a fungere l`officio di Maestro di Cerimonie presso la insigne collegiata di S. Giulio nell`isola del lago di questo nome. Di là passò da prima quale economo, e poi quale parroco alla cura di Pella l`anno 1834, dove dimorò sino all`anno 1851; nel quale, con dolore grandissimo di que` parrocchiani, fu traslato in Intra.
Aveva egli sortito da natura un gusto finissimo per le arti belle ed un amore ad esse che lo trasse sino dagli anni suoi giovanili, senza alcun maestro, ad esercitarsi in lavori di vario genere, come di pittura, di scultura, di architettura, di plastica, di disegno, di chimica, di meccanica ecc., i quali a poco a poco lo resero noto a tutto il Piemonte. Né è a dire che per questi ponesse punto in non cale i doveri del pastorale suo ministero, ciò anzi era questo che formava la meraviglia di tutti, il saperlo cioè zelatore delle anime e ad un tempo lavoratore indefesso di opere di arte per ogni dove ricercate e apprezzate. Non recherà perciò stupore ad alcuno se la morte di lui fu stimata in Intra da tutti una pubblica calamità: e ben lo attestarono i sontuosissimi funerali a lui fatti spontaneamente da ogni classe di cittadini. Tutta Intra vi prese parte, perché da tutta Intra era venerato qual padre. La sua salma fu tumulata nel sepolcro gentilizio della signora Luigia Pizzigoni, che si tenne onorata di custodire quel sacro deposito.
Il presente scritto nen ci acconsente di scendere a più minuti particolari sul di lui conto: chi però desiderasse di averne più ampie notizie potrà ricorrere alla commemorazione che di lui pubblicò il prof. can. Carlo De Lorenzi nel giornale La voce del Lago Maggiore sotto il n.° 21 dell`anno 1876 e al Fiore poetico sulla tomba del nostro Prevosto, pubblicata ivi stesso il giorno trigesimo dalla sua morte.