STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nome del Gruppo:
Omacini [Omacina]
Nomi Associati:


Secoli di Fioritura:
saeculo ineunte XVI  -  saeculo exeunte XIX 
Personaggi Salienti:
Giacomo
Giovanni Antonio
Giovanni Battista
Carlo Luigi
Nicolò
Descrizione:
FAMIGLIA OMACINA

Questa famiglia, ora estinta, fu senza dubbio una delle più illustri tra le nobili di Cannobio. Più personaggi distinti fiorirono da essa, che meritano qui una particolare menzione. Sono stati tutti illustrati da mons. Francesco Maria Zoppi, sulle cui tracce e su quelle del nostro Del Sasso Carmino pei più antichi, ci sarà agevole di dirne quel tanto che basta per raccomandarli alla posterità.

GIACOMO OMACINO figlio di Antonio e fratello di Giovanni Antonio, fu insigne giureconsulto ed ebbe a coprire le cariche più alte nella magistratura ai tempi di Carlo V imperatore. Venuto a passare qualche tempo in patria, quivi sorpreso da fiero morbo morì nella fresca età di anni 50 nell’anno 1577 e fu sepolto nel coro della chiesa di S. Giustina di Cannobio, sulla cui tomba fu collocato il seguente elogio, che basta esso solo a nobilitarlo:

IACOBO HOMACINO FERRANDI, GONZAGAE
A CAROLO V ITALIAE PRAEFECTI CONSILIIS
INTIMO APUD REGES LEGATO IURECONSULTO
INSIGNIUM ALIQUOT OPPIDORUM PRAETORI
IUDICI TICINI ET IBIDEM IN IURECONSULTORUM
COLLEGIUM COOPTATO A PHILIPPO HISPANIARUM
REGE INTER VICARIOS GENERALES PROVINCIAE
MEDIOLANENSIS DELECTO ATQUE IO ANTONIO
HOMACINO EIUS FRATRI CARISSIMO A SECRETIS
SENATUS MEDIOLANI OB ILLIUS BENEFICENTIAM
IN HANC AEDEM PRAEFECTI MONUMENTUM
HOC ANNO SALUTIS MDLXXVII AETATIS
ILLIUS L HUIUS XLVI F C DEIN IDEM
IUREC IUSPATRONATUM HIC DEIPARAE
ANNUNT AC BEATO IACOBO APOST EREXIT


GIOVANNI ANTONIO, fratello del precedente, fu segretario del Senato di Milano, e morì anch`esso nella fresca età di cinquantatrè anni nel 1583 in Milano, e fu sepolto nel tempio vecchio di S. Celso vicino al coro, dove era collocato il seguente epitaffio:

D O M
IO ANTONIUS HOMACINUS A SECRETIS
SENATUS QUI HUIC COENOBIO AERE DATO
NEXUM RELIQUIT REI SACRAE BIS IN
HEBDOMADA FACIENDAE ET ANNIVER
SARII BIS QUOTANNIS CELEBRANDI
SEPULCHRUM HIC SIBI ET SUIS CANONI
CIS APPROBANTIBUS F C OBIIT IIII
NON DEC MDLXXXIII ANNUM
AGENS LIII


Cugino di Giacomo Omacina, fu Giovanni Battista prevosto della collegiata della Basilica detta Fulcheria o di Falcuino in Milano, il quale appena nominato vescovo, fu rapito dalla morte nel 1653. Sotto l`immagine di lui si legge il seguente elogio composto dal sullodato mons. Zoppi, e nel quale sono compresi anche i due precedenti:

Io. Baptistae Io. Antonii f
ex nobili gente Homacinia Canobiensi

S. Caroli Borromei postrema in aegritudine ab institutione Asconensis Collegii reducis hospitio illustrata,1 Iacobi et Io. Antonii fratrum Homacc. VV. CC., quorum alter fuit Ferrandi Gonzagae a Carlo [sic] V. Italiae praefecti consiliis intimus, apud reges legatus et inter vicarios generales provinciae Mediolanensis a Philippo II Hispaniae rege adlectus: alter a secretis senalus Mediol., patrueli, qui praefectura coll. canonic. basilicae Falcuini Mediol., provinciaque terras vallis montanae sanctissime administrata, ibidem vix renuntiatus episcopus praereptus est morte IV. Kal. Sept. an M. DC. LIII primaevis agnationis suae heredibus ex asse institutis.
Franciscus Maria Zoppis adnepos ne malorum virtute illustrium memoria pereat.


Carlo Luigi Omacino, figlio di Antonio, fu esimio teologo e giureconsulto, e segretario, finché questi visse, del card. Giambattista Barni nelle sue legazioni di Lucerna, di Madrid e di Ferrara. Il duca di Modena Francesco Maria III lo spedì suo legato a re Ferdinando VI di Spagna. Fu caro al sommo pontefice Benedetto XIV, che gli concesse più pensioni pei meriti grandi che si era acquistati nella trattazione di più rilevanti negozii. Morì in Cannobio nel 1784 in età di anni 84. Monsignor Zoppi gli compose il seguente elogio, dal quale più altre cose possiamo rilevare di lui:

Kar. Ludovico Antonii f. Homacino domo Canobio ad Verbanum lacum, letterarum [sic] cultori, sacri civilisque iuris consulto, theologo, sectatori maiorum suorum, quem Card. Archiep. Io. Baptista Barnius legationum Lucernensis, Matrilensis, Ferrariensis a latere interpretem habuit et a secretis quoadusque vixit; Mutinensis dux Franciscus Maria III legatum una cum comite Camillo Poddio misit ad Hispan. regem Ferdinandum VI; Benedictus XIV. P.M. prioratus S. Mariae in Scala nuncup. opp. Bronae diocesis Placent. pensionibusque ob merita ingenii et dexteritatis et praeclare gesta donavit. Vixit annos LXXXIV. Decessit Canobii XVI Kal. Maias anno M DCCLXXXIIII Antonio et Francisco Zoppiis nepotibus ex sorore testamento honorati.
Franciscus Maria Zoppius patruo magno B.M.


Di questa stessa famiglia, secondo l`opinione comune, si crede cho sia uscito anche AMICO CANNOBIO, del quale ho già parlato di sopra, ed un Nicolò Omacino, che fu vescovo di Bobbio, e intorno al quale non ho potuto trovare altra memoria. Inoltre il Vagliano (op. cit. pag. 75) ricorda un GIACOMO OMACINI, vicario imperiale dello stato di Milano.



1 L`abbiamo già accennato di sopra nella Vita di S. Carlo alla pag. 219.

Autore:
[Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Anna Elena Galli]
e con modifiche e integrazioni di:
   [Gioacchino Civelli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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