STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Villoresi, Eugenio
Descrizione Personaggio:
Ingegnere idraulico, progettista di sistemi di irrigazione
Luogo e Data di Nascita:
Monza,  1810 feb 13
Luogo e Data di Morte:
[Monza],  1879 nov 12
Testo completo:
[ottima scheda biografica desunta dal sito
http://www.comune.villacortese.mi.it
]

Eugenio, secondogenito di sette figli, nacque a Monza il 13 febbraio del 1810 da Luigi e Teresa Baffa. Suo padre, direttore dei giardini reali di Monza, curava la manutenzione di eleganti giardini alla francese e del grande parco all`interno del quale vi erano ville nobiliari, cascine e terreni agricoli. I problemi dell`aridità dei terreni dell`altomilanese gli erano già certamente noti. Conseguita la maturità classica, si iscrisse al collegio Ghislieri di Pavia,(a) laureandosi in matematica nel 1832; quattro anni dopo vinse un concorso per titoli e fu assunto come Agente presso gli Elemosinieri di Milano, assunzione che gli permise d`occuparsi subito d`irrigazione. Il suo primo intervento riguardò, infatti, i problemi d`irrigazione di un`azienda agricola di Abbiategrasso. Eugenio Villoresi, conosciuto nell`ambiente scientifico italiano per essere stato uno dei fondatori della Società Agraria di Lombardia, dal 1863 aveva iniziato a diffondere l`idea della necessità di un incremento produttivo dell`agricoltura grazie alla scienza ed alla meccanizzazione.
Era convinto che si potesse migliorare il sistema irriguo del milanese, derivando l`acqua necessaria dal lago Maggiore.
Già nel medioevo si era pensato di prendere l`acqua dal Ticino per tale scopo, e ciò sarebbe dimostrato dal tracciato rimasto del Panperduto, un canale mai completato, che da Golasecca, attraverso Somma Lombardo, Vizzola, Tornavento, Castano, giungeva ad Arconate. Villoresi cominciò così a stendere il suo progetto insieme al nipote, l`ingegnere Luigi Meraviglia, e il 15 gennaio del 1868 inoltrò la domanda al Governo per ottenere la concessione per costruire due grandi canali di derivazione d`acqua, dal lago di Lugano e dal Maggiore, tramite gli emissari Tresa e Ticino, il cui scopo era quello di migliorare l`irrigazione, favorire la navigazione dei barconi di sabbia e distribuire forza motrice agli opifici.
La concessione emanata in appena quindici giorni dal re Vittorio Emanuele II, avrebbe dovuto durare novant`anni, a partire dalla creazione di un Consorzio per l`utilizzazione delle acque e per l`esercizio dei canali. Superato questo primo ostacolo sorsero però dei problemi di natura tecnica e burocratica che indussero il Villoresi a ridimensionare il progetto originario. La pressione di alcuni proprietari terrieri, che temevano l’opera in quanto avrebbe potuto distruggere le viti e i gelsi, costrinse il Villoresi ad abbandonare l`idea della derivazione dell`acqua dal lago di Lugano.
Il progetto che, rivisto ed adeguato alle richieste, prevedeva il solo collegamento dal Ticino, fu finalmente ritenuto ”di pubblica utilità” e venne approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici nel 1877. Le difficoltà tecniche per la sua realizzazione erano enormi, così come erano enormi le spese finanziarie. In effetti Eugenio Villoresi, per attuare il suo straordinario progetto diede fondo a tutte le sue risorse personali, lasciando in eredità ai figli ben poca cosa. E nemmeno lui riuscì a vedere concretamente realizzata la sua opera, perché la morte lo colse il 12 novembre del 1879; la sola consolazione fu la conferma dell`approvazione definitiva del canale che il figlio Luigi gli portò da Roma. Gli eredi, per poter finalmente vedere realizzata l`idea per la quale il loro caparbio padre aveva speso l`esistenza, furono costretti a cedere i diritti di concessione alla Società Italiana Condotte d`Acqua, una società costituitasi a Roma nell`aprile del 1880, il cui scopo era quello di fornire acqua per usi civici, agricoli e industriali.




a verifiche condotte grazie alla cortesia del Collegio Ghislieri hanno permesso di appurare che Eugenio Villoresi entrò quale alunno dal 1830.



Fonti internet: http://www.comune.villacortese.mi.it/default.cfm?ID=995

Fonti bibliografiche:
Osservazioni intorno al progetto di chiusa che si vorrebbe attivare in Ticino per la derivazione di un canale d`irrigazione e di navigazione a schiarimento della memoria già pubblicata dagli ingegneri Villoresi e Meraviglia, Agnelli, Milano 1863.
Canali dell`alta Lombardia. Schiarimenti emessi dagli ingegneri Villoresi e Meraviglia in relazione alla circolare ed unite tabelle trasmesse dalla Deputazione provinciale di Milano ai Comuni per deliberare l`acquisto di acque e forza motrice..., Agnelli, Milano 1868.
Risposta alle varie obiezioni fatte dall`ingegnere Elia Lombardini nella memoria letta nell`adunanza del 21 gennaio 1864 del r. Istituto lombardo di scienze e lettere al progetto di derivare a mezzo di chiusa un corpo d`acqua dal lago Maggiore, degli ingegneri Villoresi e Meraviglia, Agnelli, Milano 1863.
Progetto di utilizzare le acque specialmente di piena defluenti dai laghi di Lugano, Varese e Maggiore per l`irrigazione di una parte della provincia milanese mediante canali navigabili, Agnelli, Milano 1863.
Nuovi fabbricati ad uso pubblico e privato da erigersi nella citta di Milano sul perimetro del Foro Bonaparte e sue adiacenze, Agnelli, Milano 1865

Autore:
[Gioacchino Civelli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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