STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Nominativo:
Verazzi, Serafino
Descrizione Personaggio:
pittore, amministratore pubblico
Luogo e Data di Nascita:
Meina,  1875 ott 10
Luogo e Data di Morte:
Savona,  1945 [...]
Testo completo:
Serafino Verazzi, figlio del pittore Baldassare (si veda scheda nella sezione ”Biographica”) e di Margherita Antoniazza, si sposò nel 1902 con Ada D’Eccheri, ventiduenne appartenente ad una famiglia benestante del paese comasco di Proserpio; un primo figlio, Enrico, nacque nel 1906, ma probabilmente morì alla nascita o poco dopo; nel 1907 nacque il figlio Mario e nel 1908 Luisa.
Serafino fu pittore apprezzato a livello locale, ma noto anche fuori dal territorio verbanese per le sue pitture suggestive e ricche di colore. Partecipò a numerose esposizioni d’arte e fu apprezzato amministratore comunale a Lesa, oltre che valoroso combattente in occasione della Grande Guerra.
Poco si sa sugli studi seguiti da Serafino Verazzi. Alcune fonti riportano che contemporaneamente agli studi classici apprese le prime nozioni di disegno da Francesco Didioni e che fu poi allievo di Filippo Carcano.
Nel 1905 trasferì la residenza da Lesa a Milano e aprì uno studio nella centralissima via Leopardi. Di certo, già nel 1903 partecipò alla Biennale di Brera con il quadro Plenilunio e nel 1904 alla Promotrice di Belle Arti di Torino con Marzo a Sesto Calende. Ad entrambe le esposizioni si ripresentò negli anni successivi: alle Biennali milanesi nel 1907 con Dal terrazzo del mio studio e Ritratto dello scultore Alberti mentre lavora nel suo studio; alle Promotrici torinesi nel 1919 con Pomeriggio di marzo vicino al convento.
Nel 1910 è presente alla “I Esposizione d’arte in Stresa”, tenutasi nel Parco delle Terme nei mesi di settembre e ottobre. La stampa dell’epoca ricorda tra le opere più ammirate dell’esposizione, l’opera Marzo sereno.
Nel 1911 e 1912 Serafino Verazzi partecipò alle esposizioni organizzate dalle Società Promotrici di Genova, nel primo anno con Ultimi raggi, Capanna a Gignese e Una strada a Gignese e il successivo con Il piccolo bucato del Convento, Lungo il ruscello e Alla questua.
Nel 1913 fu la volta dell’Esposizione di Belle Arti di Intra, alla quale presentò tre opere (Bella nevicata, Stagno d’Ortallo e Studio contro luce).
Vicende familiari e difficoltà economiche turbarono gli ultimi anni di vita del pittore. Nel 1936 si trasferì a Savona, dove tornò nel 1940 dopo una circoscritta permanenza a Saluzzo. A Savona dipinse le sue ultime opere, morendovi nel 1945.
La sua opera più conosciuta, Primavera, è conservata alla Galleria d`Arte Moderna di Milano.



Fonti bibliografiche
F. Copiatti, V. Cirio, Baldassare e Serafino Verazzi, pittori del lago Maggiore. Due vite tra Verbano, Milano e America Latina, Alberti libraio - Compagnia de` Bindoni, Verbania - Germignaga, 2006.
F. Copiatti, V. Cirio, L’opera di Baldassare Verazzi, pittore verbanese, nella chiesa di San Martino a Malnate, in ”La Cava 2007” (XIV), Varese, 2007, pp. 7-19.
V. Cirio, F. Copiatti, ”Una visita alla casa del pittore Baldassare Verazzi, a Lesa”. Villa degli Aranci, dei Verazzi, a Lesa, nella descrizione dello scultore italo-uruguaiano Edmundo Prati, in ”Antiquarium Medionovarese”, II (2007), Arona 2007, pp. 429-442.

Autore:
[Fabio Copiatti e Valerio Cirio]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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