Non è contrario al matrimonio tra Anna e Ludovico Visconti, ma non vuole intromettersi.

Al medesimo Illustrissimo
Io non giudicai incoveniente il procurare che si seguisse la volontà del conte Luigi Visconte quanto al maritare la signora Anna sua figlia in uno di questa casa, conforme alla dispositione del testamento; anzi ne ho fatto offitio con questi signori tutori et parenti della detta signora. Ma non mi par già bene ch`io habbia da ingerirmi a procurare che sia data più a questa che a quella persona, si come per la medesima carità desidero che Vostra Signoria Illustrissima non si curi di saper da me quello che si opponga a questo et a quel partito, havendo commodità di poterlo intendere per altra mia se pure vorrà esser informato; che è quanto m`occorre dirle per la sua presente et humilmente me le raccommando che Dio la conservi. Di Milano



Fonti Archivistiche:
Biblioteca Ambrosiana, Epistolario di San Carlo, Lettera 236 P 5 inf. 267 v.
http://epistolariosancarlo.ambrosiana.it



Fonti Bibliografiche:
M.L. Tranquillo, Carlo Borromeo-Francesco Alciati, carteggio inedito 1568-1560, tesi di laurea, Milano Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia , A.A. 1986-1987, rel. N. Raponi.