Allora! Dobbiamo decidere, qualcosa dovremo pur fare!
In riva al lago c’è troppo vento e non si può più giocare.
Neppure si può giocare a palla
Piazza del Mercato
(1)…
se poi ce la portano via, ci restiamo male.
Le biglie alla Strada Nuova?!
(2)
Ci siamo già stati l’altro giorno,
però, se appena gridiamo un poco, ci scacciano.
Potremmo fare una corsa fino alla Stazione
e dopo ci resta il tempo per leggere la lezione.
Vediamo se passa il treno-merci, se è arrivato il tram,
poi facciamo un po’ di chiasso e dopo andiamo a casa.
Entriamo in chiesa, usciamo dall’altra parte,
al Vicolo delle Galline
(3) incontreremo qualche altro ragazzo.
La strada del dottor Sirtori
(4), poi dentro la Fiumetta
(5),
dopo il Ricreatorio risaliamo la scaletta
(6).
Dalla strada della Maestra Scaglia
(7) alla strada dei Protestanti
(8),
poi passiamo dalla strada del Bambino
(9) e siamo già in alto del paese.
Sotto alla Ferrovia… e dentro nel Roddo…
là potremo gridare e fare un po’ di confusione.
Nelle ville che sono lì intorno abbaiano tutti i cani
e fanno un tal concerto che si sente fino a Carciano.
Poi, dal Campo Sportivo, giù di corsa fino alla SVEL
(10)…
quindi la strada dietro l’Albergo Reale
(11)… correre è bello!
Ecco il Piazzale dei tram
(12)! Chissà se c’è il tram piccolo?!
L’hanno già portato in rimessa! Infiliamo il viottolo
(13)!
Dopo il prato del De Paoli
(14), l’Asilo
(15) e l’Ospedale
(16)
passato il Peso Pubblico
(17), siamo dall’altra parte del paese.
Al volo… giù in Piazzetta
(18)… tra salti e sgambetti!
Davanti al Palazzo Comunale si accendono i lampioni.
Dalla Signora Elodia
(19) ci riposiamo un pochino,
passata la strada del tram
(20) scappiamo tutti a casa.
A casa…
Tutto sporco, bagnato fradicio, uno strappo nei calzoni…!
Pensavo dentro di me: “Mi arriverà uno scapaccione!”
E la mia Mamma: “Guarda! Perché mi fai arrabbiare?”
Mi tira in un angolo per darmi una sculacciata.
Mi sono risvegliato improvvisamente. La Mamma non c’era più!
Non ho più dieci anni! I sessanta son suonati da tempo!
Sognavo la mia Stresa di tanti anni fa!
Io vorrei, Mamma… soltanto per un attimo,
poterti ancora sognare, poterti dare un bacio!
RICHIAMI TOPONOMASTICI
(1) Piazza Cadorna
(2) Via Luigi Bolongaro
(3) Congiunge i due tronchi terminali di Via Cavour dopo la Via Principessa Margherita.
(4) Via Principessa Margherita, comunemente indicata con il nome del medico condotto dottor Giuseppe Sirtori, che vi risedette 25 anni lasciando un ricordo incancellabile per impegno professionale, sensibilità sociale e nobiltà d’animo.
(5) Tratto ora ricoperto dalla Via Canonica. Vi si poteva scendere dalla Via De Amicis saltando da un muretto.
(6) Scaletta di pietra che dal letto della Fiumetta permetteva di risalire alla Via D’Azeglio.
(7) Via D’Azeglio, comunemente indicata con il cognome, da nubile, della Signora Maria Scaglia in Zapelloni che, per molti stresiani, fu per decenni insegnante valente e pazientissima, dispensando sapere e grande bontà.
(8) Via Fratelli Omarini. Vi sorge una chiesa anglicana.
(9) Via Monte Grappa. Da Via Sempione Nord a Via Principe di Piemonte. Vecchia delimitazione tra il Comune di Stresa e quello di Chignolo Verbano.
(10) Sul Viale Duchessa di Genova allo sbocco di Viale Virgilio. Sede di officine ed uffici della Società Verbanese di Elettricità, poi assorbita dall’ENEL.
(11) Via Scotti.
(12) In Via Carducci, antistante la ex rimessa della Ferrovia del Mottarone.
(13) Congiunge Via D’Azeglio con Via De Martini.
(14) Attuale area Piazzale Europa e Palazzo dei Congressi.
(15) Palazzina comunale Liberty in Via De Amicis.
(16) Piazzale dott. Felice Possi.
(17) All’innesto di Via Anna Maria Bolongaro in Via Giacomo Filippo Bolongaro.
(18) Piazzetta San Michele.
(19) Piazzaletto in Via Cavour, a lato della Sede Comunale. Vi sorgeva una minuscola chiesina dedicata a San Giuseppe, accanto all’abitazione di una amata ed anziana maestra, la Signora Elodia, che ne aveva devota cura con grande scrupolo e zelo.
(20) Via Principe Tomaso.
- A Cura di:
- [Isa Minola]
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