STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «LESA»

Denominazione:
Lesa
Breve Abstract:
Notizie storiche
Abstract:
Questo borgo tra i più commendevoli per antichità sulle sponde dei nostro Lago diede in ogni tempo i natali a persone, che per vari titoli lo illustrarono e che perciò sono meritevoli di essere raccomandati alla gratitudine de` posteri. E’ pero a dolere che di molti siasi perduta quasi ogni memoria e che di altri assai scarse notizie ci sieno rimaste. Registrerò qui quello che di essi mi venne fatto di poter raccogliere, lasciando che altri più fortunati di me nelle loro ricerche suppliscano alle mie mancanze.
In un diploma dell`arcivescovo Algisio a favore dei monastero di S.Ambrogio in Milano dell`anno 1181, citato dal Giulini (P. VI, pag. 506), e riferito dal Puricelli (Ambros. n. 577), è ricordato un certo Abbas de Lixia. “Il Puricelli, scrive il Giulini (al I. c.), ha creduto, che la voce Abbas fosse titolo e perciò ha stabilito, che in Lesa vi fosse allora un monastero di Monaci: ma io lo credo un semplice nome, perché da una parte non mancano esempi di altri simili nomi in quei tempi, e dall`altra non abbiamo alcuna benchè minima notizia, che Lesa avesse allora una Badia, e sopra un sì tenue e mal sicuro indizio in non oserei di formare alcuna conghiettura”. Ritengo giustissime le osservazioni del Giulini, benché di questa persona chiamata Abbate niun`altra cosa possa aggiungere.
A questo luogo può anche riferirsi quello che il P. Giuseppe Francesco Fontana milanese della Congregazione della Madre di Dio nella sua, traduzione dell`opera dell`Helyot, “Storia degli ordini religiosi. ecc.” (T. 5, P. 4 cap. XX), narra intorno ad un santo Religioso per nome Adverto, o Arverto, o Arveso, il quale era abate di S. Pietro di Lesa, e che ne fu scacciato dai monaci, che non potevano soffrire la santità della sua vita.
Anche questo potrebbe far credere, che sino dal X secolo vi sia stato in Lesa un monastero di Benedettini. Ma per quante ricerche abbia fatte niun indizio di questo ho trovato in Lesa, ne quivi si ha memoria, che abbia mai esistito una chiesa dedicata a S. Pietro. D`altronde tutti gli altri scrittori della Storia dell`abbazia dl S. Michele della Chiusa, dove il detto Arverto si rifugiò, e vi fu poi costituito abbate, e dove anche finì santamente i suoi giorni, affermano ch`esso era stato qualche tempo innanzi abate del monastero di Lerat, come tra gli altri il Co. abate Avogadro nella Storia citata, Novara, 1837, pag. 17, ed il Claretta nella “Storia diplomatica dell`antica abbazia della Chiusa”, pag, 13. Da tutto ciò si può conchiudere che molto probabilmente Leza ivi è errore, fors`anco tipografico, in luogo di Lerat.

Fonti Bibliografiche:
V. De Vit, Il Lago Maggiore. Stresa e le Isole Borromee, vol. III, Prato 1876, p. 541
Autore:
   [Vincenzo De Vit]
A Cura di:
   [Anna Elena Galli]

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Magazzeno Storico Verbanese

A tutti gli amici e studiosi che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni, la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella sua missione e pertanto termina la sua attività.

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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