STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «ASCONA»

Denominazione:
Ascona
Breve Abstract:
Cenni storico geografici
Abstract:
Ascona (947 ab., capoluogo di circolo in distretto di Locarno, uff. post., dog., giudice di pace).
Fu paese in passato assai più considerevole per maggior novero di abitanti, che di presente non conta, e per essere già munito di ben quattro castelli, la cui origine si fece montare sino ai tempi dei Longobardi.
La più festiva e principal parte del borgo distendesi in prolungata linea di antiche e nuove abitazioni, davanti una semilunar piazza a pieno mezzodì. Ed è magnifico il prospetto che si presenta a chi da quello sterrato muove l’occhio sulla immensa distesa delle acque in bel golfo circuenti le isolette di San Pancrazio, e più da lungi disfogantisi a piè del Sasso di Pino e delle bianche mura di Cannobio che fan margine alle brune e larghe falde di elevatissimi monti. Questa amplissima rada è difesa a ponente dall’accigliata rupe, su cui un avanzo di colossal torrione indica il sito ove stette già il Forte di S. Michele, così nomato dall’attiguo tempietto: a levante il lido si rispiana, e per largo tratto si prolunga nell’ondoso bacino, cosicché ne impedisce al guardo la veduta della superior parte del lago, e per quasi che interamente ne lo divida. E qui dove l’abitato finisce, e il bel piazzale si combacia coll’onda e colla distesa campagna, sorgeva anticamente un altro castello, a quattro torri, con largo cinto di mura e fossati.
Palazzotto Maggetti .- Ora il consigliere Maggetti vi fe’ costrurre una signoril casa con elegante torre, rialzata sugli avanzi d’una delle antiche, e a quattro ripiani internamente scompartita. Vedi in questa gabinetti e sale con ardito disegno leggiadramente condotti, di pregevoli freschi adorni, e per ben costrutta scalea a chiocciola comunicanti sino al sommo terrazzo, donde so gode una mirabile prospettiva. Chiesa parrocchiale.- In sito leggermente elevato, e a pochi passi discosto dal centro della litorea piazza trovasi la chiesa parrocchiale, a tre navi di vecchio stile, dalla quale come da capo pieve dipendono 27 minori parrocchie. L’adornano alcuni dipinti del cav. Serodino [Serodine] d’Ascona, imitatore del Caravaggio, pittore, scultore e architetto di chiara fama, morto in Roma nel 1633.- A fianco della chiesa elevasi un campanile esso pure di vetusta origine, formato di una piramidale acuta guglia, a rossi mattoni contesta sopra enorme quadrata torre in bigia pietra. Casa Pancaldi.- Fra la chiesa ed il palazzo municipale, che le sorge d’accanto, fa bella mostra il palazzolo Pancaldi- Serodino pei fregi di stucco a basso rilievo di che l’esterna sua fronte è tutta leggiadramente incorniciata: raffigurano essi alcuni fatti di storia sacra con rara maestria, e perfezion di disegno condotti; ma soprattutto ci par degno d’osservazione il gruppo di mezzo, ove appaiono con delicatissimo stile effigiati una Madonna col Bambino e due begli angioletti.
Collegio.- Ascona possiede un antico collegio di vasta e bella architettura, già seminario misto, testè ginnasio cantonale, ed ora trasmutato in collegio-convitto d’istruzion femminile. Fondato nel 1584 a spese di Bartolomeo Papi sotto gli auspici dell’arcivescovo S. Carlo, poscia sovvenuto d’altri sussidi da L. Pancaldi, dianzi provvedeva gratuita istruzione e vitto a parecchi giovani asconesi.
Esso è fabbricato con nobile architettura a disegno di P. Pellegrini [Pellegrno Pellegrini detto il Tibaldi], un vasto quadrato recinto internamente sorretto e ricorso da colonne le quali vi formano a pian terreno uno spazioso cortile a portici, ed all’ingiro del pian superiore un assai comodo e maestoso loggiato, con sale e dormitoi capaci di ben 80 alunni.
Territorio.- Il suo territorio, che da una cerchia di scogliosi dirupi e vitiferi colli si protrae da occidente per distesa pianura sino al lago in verso levante e mezzodì, e presenta figura come di penisola, è formato in gran parte da successivi depositi di ghiaia e limo trasportativi dal torrente Maggia, che in due rami diviso ne bagna i confini verso Locarno. E’ molto fertile di biade e foraggi, di gelsi, di uve e frutti d’ogni qualità.
Due comode strade vi fan capo, l’una che volge inverso mezzodì per raggiungersi alla sarda via nazionale in corso d’esecuzione; l’altra conduce dalla parte di nord sin presso alla destra riva del Maggia, dove biforcasi in due rami e con quello che tende ad ovest mena a Losone (731 ab.), altro comune dipendente da questo capo luogo di circolo; col ramo che continua nella direzione di nord, varcato l’amplissimo letto del Maggia sopra ardito ponte a 160 metri di lunghezza con undici grandi volte (di cui quattro rimangono ancora distrutte fin dal 1839), si passa a Solduno, e di qua in pochi minuti perviensi a Locarno.



Fonti bibliografiche:
L. Boniforti, Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s.d. (ma 1858), pp. 166- 168.
A Cura di:
   [Valerio Cirio]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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