[…] La
Valle Maggia, di cui abbiamo descritto testè il primo accesso, volge nella direzione di N-O., ed è lateralmente incisa da cinque valloncelli minori. Forma uno speciale distretto di 22 comuni con 8009 abitanti
(1), distribuiti in tre circoli, della
Rovana, della
Maggia e della
Lavizzara. Una bella strada cantonale a 5 metri di larghezza tra ciglio e ciglio s’interna per essa, attraversando sulla sinistra del fiume le terre di
Avegno, Gordevio, Moggio, Coglio, Giumaglio e Somco, a cui rimpetto vedesi la bella cascata del
Soladino: di qua passato il fuiume, la strada continua per
Cevio e
Bignasco, ultimo paese da vite, sino a
Peccia, misurando da Locarno a quest’ultimo punto 45,240 metri.
Da Peccia a
Fusio,estremo fondo della vallata, donde per su la vetta del monte a levante si può scendere in val Levantina presso Dazio Grande, il cammino è comunitativo, e rovinato in parte dalla piena del 1834.
Cevio è il capo distretto di tutta la valle, e capo circolo della Rovana con una popolazione di 997 abitanti. Da ivi, lasciando il ramo del fiume a borea, e risalendo l’occidentale, si può scendere in val Formazza, nell’Ossola, per
Carinuccia, Cerentino e
Forca del Bosco, ove per tre mesi dell’anno non vedesi sole, e parlasi tedesco quantunque in regione d’Italia.
La valle Maggia abbonda di ricche selve, di castagne, di pascoli, di armenti, e formaggio di qualche pregio, detto della
paglia; né manca di vini e biade. Vi si lavorano conche e pentole di pietra ollare, altrimenti dette da lavaggio, di cui vi si trovano frequenti cave. Il cavalliere Pini vi trovò eziando una pietra candidissima, arenosa nel tessuto e fragile in modo che fra le dita facilmente stritola, e sfregata, dà una luce fosforica rossiccia che dura per qualche tempo.
(2)
Buon numero di questi valligiani ne esce a cercarsi vitto all’estero, dandosi a’ mestieri dello spaccalegna, spazzacamino e fumista.
Botanica. - All’indagatore botanico si offrono in questa valle i vegetabili:
Streptopus amplexifolius, De C.;
cerex foetida, L., -
lagopina, Wahlenb.-
aterima, Hoppe.;
elyna spicata, Schrad.;
campanula excisa, Scleich.;
erithrichium nanum, Schrad.;
Lloydia serotina, Lalis.;
linnaea borealis, L.;
hutchiusia brevicaulis, Hoppe (Naret);
molopospermum cicitarium, De C.;
lazula parviflora, De C.;
laserpitium hirsutum, Lmk.;
antherium liliago, L.;
celtis australis, L.;
rhodiola rosea, L.;
lilium bulbiferum, L.;
potentilla grandiflora, L.;
convallaria verticillata, L.;
poligonum alpinum, ed altri.
(1) Il citato
Annuario assegnò per errore soli 7651 ab.: il
Bollettino delle leggi lo avvertì e rettificò posteriormente nella cifra per noi indicata.
(2) Pini.
Di alcuni fossili singolari, ecc, Milano, presso Morelli, 1795.
Fonti bibliografiche:
L. Boniforti,
Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s.d. (ma 1858), pp. 188-190.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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