Valle Verzasca.-Il detto torrente Verzasca esce dalla valle di questo nome, che si apre con ispaventevole gola infra i territori di Contra e di Mergoscia, e per istretti e molto pericolosi sentieri, ora in buona parte sostituiti da una strada a ruotanti di reecente e lodevole costruzione, s’ingolfa nella direzione di N-O. per ben sette ore di cammino. Piuttosto che vera valle, il Franscini vorrebbela dire un profondo crepaccio prodotto dal ritrarsi che fecero le rocce. Pochissimi viaggiatori vi penetrarono finora sino al fondo, tra questi il Bonstetten nel settembre del 1795. Fu circolo a sé con 3207 ab., divisi in sette comuni, che si conseguitano nell’ordine con cui li designamo:
Vogorno, Corippo, Lavertezzo capoluogo,
Brione, Gera, Frasco, Sonogno sotto l’altissima
Cima delle pecore. All’ingresso della valle, e più addentro in vicinanza di Lavertezzo, in quell’orrido sito ov’è il ponte che ancora si noma
Val della porta, sorgevano anticamente due portoni destinata, per quello che dicesi, a segregare in tempi di pestilenza i valligiani da ogni esterno consorzio.
La Verzasca, come la val Onsernone, è copiosa di selve e pasture comunali, e priva di viti. E’ medesimamente la sua maschile popolazione suol uscire dalla valle e procacciarsi il vitto coi mestieri dello spazzacamino e dello spaccalegna. Le donne vi lavorano le tele e i panni di cui si vestono. Nella fredda stagione buona parte di queste valligiane famiglie scendono a svernare sotto il più dolce clima della Navegna. Il Verzaschese, dice il Franscini, è facilmente riconoscibile fra gli altri villici dalla fisionomia, dal vestito e da una bisaccia di pelle che suol portare in spalla .
Continuando il cammino pel circolo della Navegna, dai confini del territorio di Minusio, varcato il ponte, si entra su quello di Gordola, a cui sovrasta a mano manca il comune di
Mergoscia
Fonti bibliografiche:
L. Boniforti,
Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano s.d. (ma 1858), pp. 194-195.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
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