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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «ISOLA BELLA»

Denominazione:

Isola Bella, (Isola Inferiore)

Breve Abstract:

1617 nov 21, Visita pastorale del cardinale Taverna, vescovo di Novara, alla chiesa parrocchiale (parte II)

Abstract:

Il battistero in fondo alla chiesa sul lato sinistro entrando al quale si ascende con un gradino separato da cancelli di legno.
Il fonte battesimale di marmo solido di forma trilobata, coperto di ciborio e canopeo
Gli oli sacri dei cresimati e dei catecumeni in vasetti di stagno indecenti, con cassa di cuoio senza borsa si conservano nel ciborio sulla cima in uno spazio stretto, e gli oli stessi non abbastanza nitidi.
Lo sportellino dello stesso ciborio è stretto e scomodo per amministrare il sacramento ai battezzati.
Il cucchiaio di rame indecente.

L’olio degli infermi in vasetto di stagno indecente, e teca di cuoio non adatta si conserva nell’armadio delle sacre suppellettili senza borsa.
Si desidera una finestrella.
Agli infermi si porta secondo il rito.
I sacri oli si ricevono dal Vicario di Baveno, i vecchi bruciati nelle lampade.
Le chiavi del tabernacolo, battistero, ed oli degli infermi non si conservano al sicuro, e soprattutto quello degli infermi in luogo aperto.
Nessun vaso per lavare i corporali.

Nessun sacrario.

L’altare maggiore in fondo alla chiesa appoggiato alla parete al prescritto e sufficientemente provvisto, sotto una cappella a volta, e opportunamente imbiancata, nella quale si scende per un gradino e dalla cappella stessa all’altare si sale per due gradini, che compone la predella stessa.
La mensa dell’altare non è coperta di tavole di legno e la pietra sacra sporge troppo né è bene inserita.
È separato da cancelli di legno.
In esso non vi è obbligo di messe.
È eretta al detto altare una cappellania sotto il titolo di S. Maria dell’Assunzione di patronato della famiglia di quelli de Bindono dell’isola inferiore, al presente abitanti ad Arona, con onere di celebrare ogni giorno di domenica e lunedì e venerdì di ciascuna settimana, a cui soddisfa don Giacomo Bola titolare di detta cappellania.
Reddito della soprascritta cappellania di aurei trenta circa in beni stabili, dei quali si desidera inventario.
Presso il Vicario foraneo di Baveno sono depositati cento aurei, avuti dal sig. Francesco Bernardo Terzago milanese per legato altre volte fatto dai patroni della detta cappellania, affinché si adoperi ad utilità della cappellania e di detta cappella, fino a questo momento non ancora impiegati, benché da cinque anni siano depositati presso detto Vicario.
Il soprascritto cappellano per obbligo di detta sua cappellania è tenuto ogni anno a distribuire ai poveri dell’isola inferiore due stara di mistura in pane, ed una brenta di vino alla misura del Vergante, la qual cosa non fu eseguita dal detto cappellano da tre anni retro.
Inoltre è tenuto ad insegnare a quattro bambini, cosa che non fa al presente, come fu fatto per alcuni anni.

(traduzione dal latino - continua)

A Cura di:

   [Sergio Monferrini]