Circondario di Pallanza, mandamento di Intra, popolazione 230, altezza 523.
Posta locale, telegrafo a Trobaso (Km. 4,5), stazione ferroviaria a Pallanza-Fondotoce, tram elettrico a Pallanza (Km. 8), stazione lacuale a Intra (Km. 7), automobili in estate per Intra.
Caprezzo ha la sua prima notizia scritta in un documento dell’archivio capitolare di Intra, la cui data risale al 1125-28, dove si parla di Intragna, di Capricio [Caprezzo] e di un attributo dovuto da un certo Pietro Spallador. Religiosamente, come i paesi vicini, dipendeva dalla pieve di Intra, precisamente dalla Decania di S. Pietro di Trobaso. Da essa si staccò per formare parrocchia autonoma il 18 novembre 1617 con atto steso a Pallanza, presente il cardinal Taverna [Ferdinando].
Un istrumento del 1486 parla già di una chiesa qui esistente e dedicata a San Clemente e a San Bartolomeo. Quando sia stata edificata questa chiesa, che corrispondeva press’ a poco a parte del presbitero e del coro attuale, non si sa. Fra il 1610 e il 1617 fu eretta l’attuale con le cappelle del Rosario e del Battistero. La cappella, ora di S. Antonio, primitivamente di S. Carlo, fu aggiunta nel 1675, quella del Riscatto negli anni 1685-88. Negli ultimi anni, intorno al 1910, per cura dell’attuale parroco [Antonio Varalli] la chiesa fu ridotta a maggior regolarità e decoro per rinnovazioni, fatte alla volta, al coro, al presbitero, alla cappella del Rosario, a quella di S. Antonio, a quella del Riscatto, a quella del Crocifisso.
Oratorio.
Visitazione della Beata Vergine, edificato l’anno 1631, per un voto fatto dagli abitanti durante la peste dell’anno prima, restaurato poi a varie riprese in tempi successivi; l’altare attuale esisteva già nel 1761, fu riparato nel 1901. Nel 1724 si fece un piccolo portico, e, abbattuto quello, sorse l’attuale nel 1813.
L’archivio parrocchiale contiene carte anteriori al 1600 riguardanti la comunità e numerosi documenti relativi alle chiese e alla casa parrocchiale fino al 1820. In seguito c’è poco. I registri di Battesimo cominciano dal 1618, di Morte dal 1618, lo Stato d’Anime dal 1651.
Emigrazione.
Fino al 1860 forte era l’emigrazione interna, particolarmente a Milano dove gli uomini esercitavano l’arte vinaria. Dal 1860 si cominciò a emigrare all’estero, Svizzera e Francia, lavorando da muratori e cementisti.
Fonti bibliografiche:
NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1931, pp. 245-246.
- A Cura di:
- [Fabio Copiatti]
[Valerio Cirio]
La scheda che stai visualizzando è visibile GRATUITAMENTE.
Magazzeno Storico Verbanese
A tutti gli amici e studiosi
che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico
Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni,
la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella
sua missione e pertanto termina la sua attività.
Leggi di più
Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
Leggi la biografia