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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «BESOZZO»

Denominazione:
Besozzo
Breve Abstract:
Giovanni Giuseppe Vagliano, Le rive del Verbano 1710: la descrizione di Besozzo
Abstract:
Besozzo
Capo XXVI

Passata la famosa rupe Ballara in distanza di due miglia ritrovasi il borgo di Besozzo feudo nobile e gentilizio antico con titolo di marchesato del sig. marchese Gio. Battista Besozzo patrizio milanese.
Questo luogo è assai civile, e viene abitato da molti nobili. Vi si vede alzato un antico castello, e molti comodi e puliti palagi con vaghi prospetti e deliziosi giardini, ripieni di squisite frutta.
La parochiale è vasta, e vaga architettura moderna, in cui sta eretta la collegiata propositurale. V’è l’ospitale sostenuto con molta carità, ed una confraternita di disciplinanti. Da questo luogo uscirono personaggi illustrissimi, i quali colle loro eroiche imprese, ed opere di virtù qualificate resero all’età vegnenti immortale il loro nome.
Da questi discesero due Alberti anacoreti, fatti beati dalle loro sante azioni, il beato Nico, e la beata Contessa, che sino del 800 santamente vivea; oltre a tante vergini della nobile famiglia Besozzi, che ne’ chiostri fiorirono in santità.
In questo borgo nacque Bianchino, che fu vescovo di Bergomo, e col suo patrimonio fondò e dotò una collegiata nella terra di Monate col titolo d’arciprete, ove risiedevano l’arciprete e canonici con perpetua residenza, poscia da s. Carlo altrove segnata a maggior gloria di Dio.
Il dottor Pietro Besozzi, chiamato da’ leggisti doctor subtilis, che scrisse più di Bartolo, benché l’opere sue non siano stampate, anzi fu pubblica voce che Bartolo s’appropriasse parte dell’opere del Besozzi, come dicesi, che facesse Aristotele di quelle di Platone, ed il medesimo Bartolo, e’l Decio allegano il Besozzi.
Il dottor Gio. Pietro fu gran leggista, come dalle sue opere stampate, poscia lasciato il secolo, e datosi del tutto a Dio, fu uno de’ tre fondatori della Congregazione di S. Paolo detti Barnabiti, che ora sempre più fioriscono in sante virtudi.
Paganino Besozzi, che fu archidiacono della Metropolitana di Milano, universale nelle scienze si rese famoso nella sua età, che visse nell’anno 1387, oltre a tant’altri letterati passati per tutti i gradi della toga, e che nelle dignità ben sostenute fecero risplendere tanto la chiesa di Dio, quanto le cariche regie.
Questa casa ebbe sempre viventi molti dottori nel nobilissimo Collegio di Milano. Vi furono eletti molti vicari di provisione, ambasciadori presso le corone, e graduati a cariche elevatissime.
Abita di presente ne’ giorni canicolari, e d’autunno nel castello di detto borgo il sudetto sig. marchese Gio. Battista Besozzi. Risiede questo signore di continuo in Milano, con la signora marchesa donna Maria Margherita Rubina Besozzi, dama ornata delle più sublimi virtudi.
Uscirono dal detto luogo molti nobili, da’ quali fu segnalato il proprio nome colle loro spiritose imprese militari.
È Besozzo capo di pieve, onde questa propositura ha sotto di sé Cardona, Movallo [= Monvalle], Turro, Borgo [sic, per Bogno], Brebia di sotto, e di sopra, Ispra, Cadrezà, Osmà, Comabio, Ternà, Verano [= Varano], Cazago, Marsio, Bernà, Biandron, Bergan, Bridilo, Olcinasca, Crud, Comero, Voltor, Cropello, Gavirà, Fignano, Armino, Coco, Trevisago, Caldana, Carnisio, e Monà.
Il priorato di Besozzo, jus patronato di casa Besozzi, fruttava cinquecento scudi con le solite rendite; adesso mi rimetto a chi lo possiede.
So che i fondi del capitale non possono trasportarsi, ma il lungo tratto de’ tempi, portando varie vicende alterano anche li stati de’ re più potenti.
Sta questo borgo in alto sito, come prencipe de’ sobborghi, situato in ameno colle, gli bagnano il piede acque limpide di corrente fiumana, e ricco di fonti, e d’altre delizie terrene. Tiene intorno il corteggio di tavole de’ gli abitanti nobili pesci, e servon quell’acque di diporto a chi vi si specchia. Tant’è miserabile la nostra condizione nell’esiglio di quest’Egitto, sì lontano da quella patria, ove fummo concetti nell’eterna mente del Grande Iddio, che siam forzati mendicar sollievo alle nostre sciagure anche da’ vicini elementi.


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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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