Non sono forse molti i paesi, che riuniscano naturali favori e condizioni più acconcie del nostro (almeno per un buon tratto di territorio) alla coltivazione delle api. Qui clina dolce e temperato, la terra dovunque smaltata d`innumeri fiori, moltitudine d`alberi fruttiferi ergentisi per le campagne, ruscelletti d’onda purissima, ampie brughiere splendenti dei fiori dell’erica, villaggi isolati, e cascinali romiti dove regna la quiete ed il silenzio. Contuttociò alla bellezza del fondo, non troppo corrispondono attualmente le tinte del quadro; imperocché l`apicoltura è poco diffusa, e relativamente tenue la raccolta di cera e di miele; colpa senza dubbio i metodi barbari e primordiali, che invece di preservare, spengono le sorgenti della produzione. Ma l’opra ferve, e l’esposizione dimostrò spiegarsi, in quest’ultimi tempi, un’attività promotrice dei nuovi e razionali procedimenti, che grandemente onora coloro che vi sono consacrati.
Gran numero d’arnie e d’altri arnesi d’apicultura furono esposti, e meritò in proposito speciali elogi e ringraziamenti del giurì, il cav. Bianclietti dott. Giovanni d’Ornavasso. Egli pose innanzi agli occhi del pubblico, una raccolta completa di attrezzi e prodotti dell`apicoltura, col proposito di dare un’idea del sistema a
favo mobile, ai coltivatori d’api.
Di questo sistema ei fecesi iniziatore nel nostro paese fino dal 1867, e non solo contribuì coll`esempio e cogli scritti alla diffusione della coltivazione razionale delle api, ma con zelo appassionato, pendente l’esposizione e nello stesso locale, degnossi pur dare pubbliche lezioni su questo argomento.
Medaglia d`argento dorato
Bianchetti Cav. Dott. Giovanni d`Ornavasso, per la sua alta benemerenza nell`apicoltura.
Medaglia d`argento
Verga Sac. D. Diego di Coquio (Gavirate), per il complesso della sua esposizione apistica, e per alcune novità utili introdotte in alcuni apparecchi.
Groppi Pietro di Bartolomeo di Pallanza, per arniaio economico ed elegante nella sua rusticità, e per quattro arnie popolate, oltre ad uno smelatore, un disopercolatore ecc.
Menzione Onorevole
Fossati De-Regibus Marchese Giovanni di Novara, per smelatore con ruote e corda di nuovo congegno, e per arnia Fumagalli a pareti grosse e perfetta.
Restelli Giovanni di Varese, per la ingegnosa riunione di otto arnie con melisomma.
- A Cura di:
- [Giuseppe Passera]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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