Descrittione del Nobile Borgo di Luino, e giusdittione del Sig. Conte Ruggero Mariano
Volendo hora narrare qualche cosa del Nobil Borgo di Luino sudetto, voglio prima per più chiara intelligenza dire, come la Pieve di Val Travaglia é divisa in cinque parti, sotto nome de cinque squadre, cioè. La squadra di Consiglio Maggiore, la squadra detta di Mezzo, la squadra di Val Vedasca, e la squadra di Val Marchirolo. Tutte queste quattro squadre, con tutte le sue Terre, fiumi, monti, e giuridittioni sono possedute con titolo di Contado, da gl`illustri Conti Rugiero, et Hercole fratelli Mariani, per donation fatta dal nostro Potentissimo Re Catolico Filippo II al valoroso, et illustre Conte Giovanni Mariani padre de detti Conti, come di sopra ho narrata nella descritione di Locarno.
L`altra squadra che è la quinta. E Val Travaglia, la qual è posseduta in feudo, dalli medemi Illustri Signori fratelli Margliani oltre Luino che lo possiede solo il Sig.Conte Rugero, e suoi figliuoli legitimi, e successori, che al presente sono tre, cioè Giovanni, Christofaro, e Francesco Bernardino. Et i figliuoli sono procreati dall`lllustra Sign.Anna Riva, specchio di pudicitia, e ritratto di quelle virtù che la fanno degna di lode figlia del Sign.Christofaro Riva gentil`huomo di gran valore.
Luino adunque è borgo Nobile, situato alla ripa del Lago dalla parte meridionale, alle radici de’ monti, ma egli giace in pianura, et è luogo molto dilettevole, poiche da Levante ha molte colline fruttifere, da Settentrione ha il Lago, e da mezo dì si trova havere una bellissima campagna, nel numero delle maggiori che siano sopra il detto Lago: la quale è fertile, benissimo coltivata et abondante d`ogni sorte de frutti, bastevoli per sostenimento de gli habitanti in esso. Et ha belle caciaggioni di Lepore, e altre delitie, et é di fuochi cento cinquanta.
E per che quivi vicino ci passano due fiumi, cioè la Trefa, della quale habbiamo fatto parlamento, e la Margorabbia, che si fà da diversi fiumi, peró oltre al Lago, essi fiumi rendono abondante il Borgo de pesci diversi, e massime d`Agoni, e Trutta; Questo Borgo, è di buonissima aria purgata, di modo che gli habitanti si veggono vivere di molta età. Esso é ancora ornato de molti bei alloggiamenti da Nobile, che dimostrano in grandezza, e nobiltà del luogo. E però egli viene anco habitato da molti Nobili, e come Gentil`huomini pagano separatamenre i carichi dalli Rurali. Questo Borgo è stato altre volte favorito da i Duchi di Milano, poi che lo fecero del Contado d`Angera, dandogli tutti i privilegi, essentioni, et altre prerogative che ha l`istessa Angera. Esso é ancora mercantile, essendo passaggio per terra di Lugano, Como, e Varese da` quali luoghi sogliono venire molte mercantie, come Ferro, Rame, grano, et altre cose, che ci fanno recapito per la commodità del luogo. In Luino si fa un mercato il Mercordì d`ogni quindeci giorni, per commodità de gli habitanti circonvicini, e di Maggio, Giugno, e Luglio, si può convenevolmente più presto chiamar Fiera che mercato.
Questo è ancora luogo segnalato non solo per la sua antichità, ma ancora per molte altre particularità, e specialmente essendo capo di Pieve, et havendo sotto di se cinque vallate cioè val Vedasca, val Marchirolo, quella di Consiglio Maggiore, la squadra di Mezzo, e val Travaglia. Che ciascuna delle dette Valli ha sotto di sè molte terre, le quali tutte vanno di ragione a Luino, dove vi risiede il Podestà , con gli altri Officiali. In questo luogo lo Illustre Conte Rugiero Mariano, ha dato principio a fabricarvi un bel Palazzo sopra la ripa del Lago.
In Luino ci sono tre Chiese assai belle, e v’è un Monastero dell`ordine Carmelitano, e nella sua Chiesa nominata Santa Maria, vi giace sepolto il corpo del Beato Giacomo Eleuterio del detto ordine, e del medesimo Borgo. Per li cui meriti, Nostro Signore molte volte ha preservato il detto Borgo dalla Peste che vi regnava intorno, et ancora da tempesta notabile.
Resta a dire, come in Luino ci sono molte nobili famiglie, fra le quali ci è quel la detta de Luini, la quale, è antica, e nobilissima, e per tale ella vien scritta nella Matricola del Duomo di Milano, dove sono descritte l`altre nobili famiglie. Questi anticamente si chiamavano gli Valvasori Luini, il qual nome Valvassore, era dignità dattagli da gl`Imperatori, come nobili, e furono così detti perche stavan assistenti continovamente all`uscio della camera dell`Imperatore, accompagnandogli sempre, e servendogli ovunque andavano. Il che, e honor di dignità, poí che le porti delle camere de` Prencipi non sono datte alle persone ignobili, come ancora riferisce il Corio nella sua Historia. Il qual dice, che Federico Barbarossa Imperator diede alli Valvassori per insegna l`Aquila, la qual si vede ancora esser portata da detta famiglia de Luini, fino al presente.
Hor da questi Valvassori Luini; discese quel B. Anfelmo Arcivescovo di Milano, il qual si trova così descritto nel Decreto quarto del Concilio Provinciale de gli Arcivescoui della Chiesa Milanese, fatto l`anno 1574. Anselmus Quartus Valvassorius Luinius Mediolanensis, Archiepiscopus Mediolani anno Domini 1096. In sesto Thomae Apostoli venit ad sedem honorifice comitatus sicut de alijs dictum est. Vir Catholicus qui pro fide itineribus multis faticatus, Constantinopolim fecessit. Sedit annis quattuor obijt Beatus Anselmus in exilio pro fide anno Domini 1000. Pridie Calendas Octobris. Iacet Constantinopoli in Ecclesia sancti Nicolai. La Nobiltà parimente di questa famiglia si conosce, poi che d`essi ne sono stati ammessi nel collegio de SS. Dottori di Mílano, nel qual non v`entra chi non è Nobile.
Come fu un Gio. Marco Luino l`anno 1487 qual era dell`istesso Borgo, e Famiglia, come appar per le scritture dell`istesso Collegio. Oltre che dell`istessa famiglia ci sono state diverse persone segnalate, e Cavalieri di Militia, et anco di presente ci sono Dottori, e Procuratori, che habitano nobilmente in Milano. E da questo Borgo sono fioriti in ogni età huomini riguardevoli, e d`alto ingegno. E non é molto che nella professione della pittura fiorì un Bernardino Luino raro in quella professione e degno d`immortalità, questo nobil spirito non solo fu raro nelle sue eccellentissime opere, ma ancora compose un`opera degna della sua arte, dove si danno diversi ammaestramenti giovevoli alli professori di tal virtù. Questo hebbe due figliuoli un detto Eviangelista, e l’altro Aurelio, che furono veri imitatori delle virtù paterne in tal professione; che anch`essi hanno datto nome a sè stessi, et alla sua patria, come ha fatto Giovanni Lucino, accurato, e dolce Pittore, che parimente ha honorato se stesso, e questo Borgo. Sarebbe ancora da dire de molti virtuosi che per brevità li trapasso, che sono degni di lode.
Resta solo a dire, che oltre al specioso formaggio che si fa in val Travaglia, che anco da tutte quelle terre di quella Pieve; computando un`anno con l`altro, si cavano brente sei mille di vino, che si conduce per barca a Milano per venderlo. Hora dirò che l’Illustri Sig. Conti Margliani ha sotto di sè circa settanta terre, che fanno due mille, ottocento trentacinque fuochi. E val Travaglia, ha una antica Canonica col suo Prevosto, e dieci Canonici.
Passato Luino un miglio trovasi la ripa Colmegna la qual`é di trenta fuochi in circa. Questa ha una bellissima riviera di roncaglia, dove nascono buoni vini, quivi sono boschí, pascoli, Alberi di Castagne, e belle caccie de Cingiali, Caprioli, Lepori, Pernici, et altri uccellami. Et ha una Resega.
Accedere qui alla Tavola dei Capitoli della Historia del Lago Maggiore..., Bordone e Locarni, Milano 1603
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