Descrittione del Borgo, over Castello d’Arona
Volendo hora scrivere alcuna cosa d`Arona, bisogna ch`io dichi come questo nobilissimo Borgo è posto sopra la ripa del Lago, et è in fortezza tutto murato, et ha un bello, e forte Castello, fortezza veramente di gran stima, e d`importanza, alla guardia del quale ci stanno molti soldati col suo Castellano.
Questo Borgo fu cinto di mura dalli Illustri Signori Borromei a loro spese nelle quali ci spesero meglio di ducento mille scudi che hor sarebbero più di seicento mille.
Non resterò di dire, come questa fortezza ha sostenuto diversi assedi. Tra li quali grande fu quello ch`ella sostenne l’anno 1522, quando l`Amirante Generale del Re di Francia li mandò sotto Renzo Orsino, con sette mila soldati benché il P. Leandro Alberto, nella sua descrittione d`Italia dica che furono quattordici mila. Et havendo seco quindeci grossi canoni d`Artiglieria, et per trentasette giornate la tennero assediata, colpeggiandola giorni, e notti, né però la poterono ottenere, né espugnare: onde tutto quello essercito Francese si partì con gran danno, e vergogna, et dopo la loro partita, furono trovate, e contate sei mille balle di ferro, si che l`havevano colpeggiata con sei milla tiri, et indarno.
Sì vede quivi un bel porto per le Navi et il Borgo, e nobile, e civile, mercantile, e trafichevole, con belle piazze, contradi, e ben casate. Et è populoso; e quivi ogni Martedì se gli fa un bello, e grosso mercato, dove ci concorrono gran numero di gente da più luoghi: ci sono ancora belle Chiese, con un Monastero de` RR.PP. Capuccini, et una degna Badia d`un Collegio de` RR.PP. Giesuiti. Oltre che in questo Borgo ci stanno riposti quattro corpi Santi. E parimente ha sotto di se molte Terre. Di modo che convenevolmente egli si può benissimo appareggiare a molte città di quelle che io ho vedute.
Hora (havendo noi detto che in Arona v`è una degna Badia) è cosa ragionevole che diciamo da chi essa fu fabricata, e dotata. Habbiamo da sapere, come Otto Imperatore primo di questo nome, essendo stato coronato della corona di ferro in Milano nella Chiesa di Sant`Ambrogio, da Valberto Medici Arcivescovo di Milano, tra li molti favori ch`egli fece a Milanesi uno fu, che instituì Obizzo Visconte Vicario Generale della militia, e fu dotato della dignità Comitale, e signoreggiò Arona, Angera, e molti luoghi di quei contorni, et anco fu gran Siniscalco dell`Imperatore.
Ed essendo gran guerriere, andò contra i Romani, che a quel tempo perseguitavano il Papa. E stando col campo intorno a Roma, gettò a terra il portico della Chiesa di S. Paolo fuori di Roma, e col mezo di lui, fu stabelito la pace tra l`Imperator, il Papa, e i Romani. Pentitosi poi il Visconte del commesso errore, non solo fece rifar il detto portico, ma ancora in Arona fece fabricare questa dignissima Chiesa, e Badia, e dotolla di molte possessioni. E dal Papa le furono per gratitudine donati i corpi de Santi, Felino, e Gratiano, li quali esso honoratamente fece riporre con solennità in questa Chiesa: a talché in essa ci sono quattro Corpi Santi, cioè il corpo di S. Fidele, quel di S. Carpoforo, e questi due di cui habbiamo favellato, e delli corpi di S. Fidele, e Carpoforo per sodisfattione de` Lettori, diremo come la Santa memoria del Beato Carlo Borromeo donò questa Badia a RR.PP. Giesuiti. Et all`hora furono portati questi due Corpi Santi a Milano. Ma accortosi di questo gli huomini d`Arona, fecero gran proclama, di modo che rihebbero la metà di detti Santi corpi, e l`altra metà se honora in S. Fidele di Milano: come diffusamente ho narrato nel mio Santuario.
Gaudentio Merula dice, che egli crede che Aronam, dicta est, quasi Oronam, hoc est Montanam. E di già vedevasi in questo Borgo alquante anticaglie, et inscrittioni di Epitafij antichi che nobilitavano questo luogo. Notati dal grande Andrea Alciati.
Hor dirò come l`Illustrissimo Sign. Conte Renato possiede sopra il Lago non solo Arona, ma ancora il Borgo d`Intra, e quel di Cannobio, con la giuridittione delle Terre del Vergante, il cui capo è Lesa, et questi luoghi sono dalla parte sinistra del Lago, et hanno sottoposto a loro più di settantacinque Terre, la maggior parte poste dietro la Riviera, per lo spacio di miglia più di trenta, e per l`altro lato circa miglia venti oltre alle quattro Isole. Nella Riviera poi della parte destra egli possiede un`altra giuridittione di cinque Terre, cioè Laveno luogo principale, Cerro, Arolo, Ceresolo, et Hispra, le quali sono di tenuta di miglia dieci. Oltre che alle spalle del Vergante, Intra, e Cannobio ci sono altre tre giuridittioni, cioè il Borgo d`Omegna, quel di Vogogna, e la Valle di Vegezzo, di non poca importanza, con la giuridittione di più di ottanta Terre. Onde chi volesse caminar per terra sarebbono più di miglia cinquanta. Non si scrivono gli altri feudi, e giuridittioni fuori del Lago, da esso possedute.
Seguitando poi la ripa del Lago, lontano quattro miglia d`Arona, trovasi la Cigognola, dove il Lago finisce, e comincia da questa parte il fiume Tecino. Da qui già uscia il Tecino dal Lago molto tortuoso, e difficile da navigare. Ma da i Re de Longobardi quando signoreggiavano questi paesi, ci fecero fare un cavo diritto, come hora egli si vede. Cigognola è posta sopra la ripa, et ha una Torre. E dopo poco si trova un luogo nominato la Bricola, darimpetto a Sesto, dove stanno le Navi de i barcaioli di Castelletto.
Accedere qui alla Tavola dei Capitoli della Historia del Lago Maggiore..., Bordone e Locarni, Milano 1603
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