Ma oltre a quanto habbiamo detto, parmi ancora ch’egli sia meritevole di questo cognome di Maggiore, per le molte sue degne qualità, e prerogative, che non si trovano havere laghi niuno della nostra Italia, come hora siamo per raccontare.
Dieci Corpi Santi. Primieramente nelle terre di questi contorni ci sono riposti dieci corpi santi, quattro in Arona, uno in Sesto, uno in S. Caterina del Sasso, uno in Besozzo, due in Legiuno, et uno in Luino. De’ quali si favellerà di tutti a’ suoi luoghi. Oltre, che ci sono riposte molte sacre reliquie, senza che dico della Santa Pietà di Cannobio.
Sette chiese collegiate e sette monasteri. Ancora ci sono sette chiese collegiate, con suoi prevosti, e canonici. E sette monasteri de frati de più ordini, cioè serviti, ambrogiani, carmeliti, francescani, zoccolanti, e capuccini, oltre a reverendi padri giesuiti, e due antiche, e degne badie, con due collegi, de’ quali se ne farà parlamento di ciascuno a suoi luoghi.
Apresso questa riviera ha prodotto in ogni tempo huomini segnalati, in ogni qualità di virtù, come quei che communemente sono d’alto, et elevato intelletto, et habili ad ogni impresa, o di santità, o di lettere, o d’armi, o di mercatura.
Sei beati, et una Beata, che sono usciti da questo lago. Onde da questi luoghi sono usciti sei beati, et una beata; cioè tre di casa Besozza, due da Luino, et il b. Carlo Borromeo d’Arona, et la beata Caterina Morigia da Pallanza, che a suoi luoghi narrerasi distintamente i nomi, e le virtù loro.
Huomini degni di lode usciti dal Lago Maggiore. Parimente da questa riviera sono usciti due arcivescovi di Milano, vescovi, protonotarii apostolici, prevosti, arcipreti, et altri prelati graduati, dottori teologi, eccellenti predicatori. Senza un gran numero de dottori leggisti, che con diversi gradi d’offici, e podestarie sono stati honorati, oltre a i dottori fisici, et altri compositori, et letterati, et il gran numero de procuratori d’ingegno, et acutissimi di tal professione.
Huomini Heroi usciti d’Angera e da Massino. Ancora sarebbe da dire de gli huomini valorosi nella militia, e del numero de gli illustri personaggi che sono usciti d’Angera, e da Massino, che sono stati generali, et imperatori, della militia vicarii imperiali, oltre a i famosi capitani, e duchi, come il tutto si narrerà, quando favelleremo di Massino, e d’Angera, con il testimonio de buoni autori.
Diremo ancora, come al presente vivono honoratamente dottori, leggisti, e fisici, che passano il numero de cinquanta, oltre a i dottori di teologia. E gli procuratori, che passano il numero di sessanta, computando quei che stanzano in Milano, senza che io dichi de gli altri professori di lettere, in diverse maniere di studii, che vengono adoperati in diversi gradi, et offici honorati come per secretarii de presidenti di Senato, cancellieri de Gran Cancellieri, officiali de Magistrati, e di Senato, et altri graduati, da Fiscali, da Capitani di giustitia, e d’altri degni gradi, così nella Riviera come in Milano, et altrove.
Apresso, sopra questo lago ci sono alquante divotioni, dove vi concorrono gran numero de popoli, così da luoghi lontani, come da vicini. Che sono la Madonna del Sasso di Locarno, la Santa Pietà da Cannobio, la Santissima Trinità da Frino de’ ss.ri Morigi; la Madonna da Camiasco sopra quel d’Intra, che l’anno 1597 cominciò a mostrar segni grandissimi, la Madonna di Campagna di Pallanza, e Santa Caterina del Sasso. Le quali tutte arrecano decoro, e maggioranza a questo lago.
Nobilità de’ luoghi del lago Maggiore. Apresso in questa Riviera, e suoi contorni, non mancano luoghi civili, nobili, et commodi, e delitiosi. Onde ci habitano molti gentil’huomini, e feudatarii, e dottori, che convenevolmente si possono pareggiar a quei di molte città della nostra Italia tanto per nobiltà di sangue, quanto per ricchezze, civiltà, creanza, e virtù. I quali stanzano, et alloggiano commodissimamente e nobilmente, e delitiosamente, con giardini ripieni de delicatissimi frutti, narranzi, cedri, e limoni, con fontane, peschiere, et altre delitie da nobili; che tutte accrescono nome di maggioranza a questo lago.
Oltre che questa felice riviera non ha invidia a niuna città d’Italia, del bevere delicato, e vini sanissimi; perché in questi fertili colli ci sono piantate diverse sorte di vite, che producono vini di più sorti, così bianchi come rossi, dove si gustano vini molto nobili, stomatichi, e di rare qualità, confacevoli a tutte le stagioni dell’anno. Et in grandissima abbondanza perciocché oltre a quel che bevono gli habitatori, ancora ne mandano a Milano, in terra tedesca, et altrove ogni anno meglio di quindeci mille carra, cosa mirabile da sapere, e di maraviglioso stupore, come nel fine si dirà più chiaro.
Lodi de gli huomini nativi di questo lago. Non parlo hora della mercatura, la quale (come piace a Platone, et ad altri) suole adornare i luoghi, e le città dove ella s’essercita. Onde gli habitatori e nativi di questa riviera, e de’ suoi contorni, sono sì fattamente industriosi, e dotati di grand’ingegno, et atti al trafficare, e mercantare, et accorti in ragunar ricchezze, che con loro può dirsi esser nata. Testimonio ne fanno tante honorate, e qualificate persone, che in tanti luoghi, e città d’Italia sono sparsi, ma particolarmente hanno acquistato privilegi hereditarii, e buonissime facultà, con le quali vengono honorati, e tenuti in pregio. Oltre a quei che stanzano sopra la riviera, che con la mercatura s’hanno acquistato molte facultà, e ricchezze, con la loro industria, e sollecitudine, del che se ne stanno molto commodi, e non hanno invidia a niun par suo a quei delle città.