STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «LOCARNO»

Denominazione:
Locarno
Breve Abstract:
P. Morigia, Historia del Lago Maggiore... (1603): descrizione di Locarno
Abstract:
Descrittione del Nobil Borgo di Locarno

Avendo noi fino ad hora atteso a favellare del Tecino, e del Lago, e delle nobili qualità loro; hora è cosa ragionevole che diciamo alcuna cosa delle Terre, e Borghi, che sono accosti ad amendue queste Riviere, e parimente faremo nominatione d`alcuni luoghi vicini, degni che d`essi se ne faccia memoria.
Cominciarò adunque il mio ragionamento dal Borgo di Locarno, e descrivere tutti i luoghi che si ritrovano dalla banda destra del Lago, venendo all`ingiù, fino ch`arriviamo a Castelletto. E poscia voltare il mio viaggio all`altra riva, et andare al Borgo di Sesto, et seguitare il camino, descrivendo di luogo in luogo, fino che giungiamo a Magadino.
Essendo che il Tecino sbocca nel Lago, tra Magadino, e duoi miglia sopra di Locarno.
Locarno adunque di cui voglio ragionare, è Borgo Nobilissimo, antico, popoloso, mercantile, grasso, et habitato da molti Nobili. E convenevolmente egli si può appareggiar a molte Città d`Italia.
Il suo Territorio verso Oriente, confina con quello del Castello sudetto di Belinzona, lontano da Locarno dieci miglia, et venendo da Belinzona verso Locarno, et il lago si trova come ho detto Gordola, et il fiume della Verzasca, qual fiume insieme con Ticino partoriscano il Lago Maggiore, et seguitando la Ripa del lago a mano destra, passata la Verzasca si trovano le possessioni di Locarno, et particolarmente quella parte avidata in Collina, cognominata la Fracchia, che suol fare ottimi vini. Dopo lontano un mezzo miglio dalla Fracchia, si trova la Villa di Minusio, dotata d`una bella Chiesa, et di buona campagna, et buonissime colline, che partoriscono vini eccellentissimi, per l`estate. Trovasi poi il luogo di Muralto vicino a Locarno, per un quarto di miglio, dove si vede edificata la Chiesa Parochiale del Borgo di Locarno, sotto il titolo di Santo Vittore Protettore di quella Terra, nella qual Chiesa risiede un Arciprete, qual`è anco Vicario Foraneo con suoi Canonici, et per questo essa Chiesa si chiama communemente la Canonica, la qual mostra segni di grande antichità, et in essa si veggono sepolture magnifiche, et molto antiche, con la nova Torre, per le campane, non ancor finita, però fin`a quest’hora è honestamente alta, et fatta di pietre vive, congionte per filo l`una all`altra, che nel paese si dicono pietre piccate, con la Statua di San Vittore a cavallo, et alla Chiesa, mediante un bel cortile, sono annesse le habitationi dell’Arciprete, et Canonici, con bell’ordine. Si viene poi al Borgo sudetto di Locarno edificato vicino alla ripa del Lago, qual è de fuochi cinquecento in circa, et giace, in forma di Theatro, poiché una parte di detto Borgo è posta nel piano, et ha congointa l’altra parte superiore edificata in collina, et in mezzo al Borgo è piantata una bellissima Torre per l’horologio, la qual’ è altissima, et nella parte edificata nel piano si vede una grandissima piazza, et bellissima. Verso Occidente si vede l’antichissimo castello di sotto di detto Borgo, qual in parte fu destrutto, quando la seconda volta li Signori Svizzeri s`impadronirno di Locarno, et di quel paese, perchè alcuni anni prima, cioé l’anno 1503. essi Signori, dominando Francesi il Stato di Milano, occuporno Locarno, ma non la Rocca, come attesta il Guicciardino, nel quinto libro delle sue Historie, et fu all`hora, quando il Castellano di Musocco Terra del Magno Trivulzo, ricusò d`imprestar l`Artiglierie a detti Signori Svizzeri, per espugnar detta Rocca di Locarno, et per questo essi Signori Saccheggiorno Musocco, et poi restituirno a Francesi Locarno, con il Castello, il qual ritiene anco di presente le vestiggi d`una grande, et bellissima Fortezza, et nella parte habitabile d`esso Castello, al presente habitano li Signori Commissario, et Scriba Governatori del paese, et in esso Castello si vedono ancora sale, camere, portici, et corti magnifiche degne di qual si voglia Prencipe, con una peschiera bellissima, che hora si chiama il Laghetto abondantissima de pesci, et una fontana detta la fontana d`Orello chiara, come un christallo, et freddissima, et il vederla a sorgere, è cosa maravigliosa. Presso il castello è fabricato il Monastero de Frati Conventuali di San Francesco, et la lor Chiesa, sotto il nome di detto Santo bellissima, et molto grande, con colonne alla moderna, et in essa Chiesa si attende anco alla Scola del Rosario della sacratissima Vergine. Vicino al detto Monastero s`apre la campagna fertilissima di Locarno, presso la quale, verso Settentrione si vede una bella Chiesa, dedicata alla gloriossima Vergine, la quale communemente si chiama Santa Maria di Selva, la qual`è Iuspatronato delli borghesi di Locarno, et ivi il popolo ne` giorni di festa concorre a sentir la messa, con grandissima divotione, et anco dilettatione, per l`amenità del sito et in essa é posta un`altra scola de Disciplini, sotto il nome de` Santi Rocco, et Sebastiano. Quasi nel corpo del Borgo è posta la Chiesa di Santo Antonio, nella quale si vanno essercitando in divotione li Scolari del Santissimo Sacramento, et qui quotidianamente si dice messa.
Nell’altra parte del Borgo verso Oriente è posto l`Hospitale de` poveri, con la sua Chiesa dedicata alla Beata Vergine Santa Catherina, nella quale ogni giorno nell`Alba si dice una messa, massime per commodità de viandanti, lavoratori, et altri del popolo. Et quello, che rende ammiratione grandissima, in honor de Dio, et della sua gloriosissima Madre et grandezza del Borgo, per il gran concerto a questa gran devotione delli huomini del paese, et anco forastieri, è la Chiesa magnifica della Madonna Beatissima del Sasso edificata, sopra un`altissimo sasso fatto dalla natura, in forma di Piramide, nel Monte, che riguarda la Terra, nella quale la gran Madre de Dio ha fatto, et tuttavia fa molti, et segnalati miracoli. A questa Chiesa s’ascende comodamente per un miglio, et hoggidì è ampliata, et ornata, con stucchi, et oro sotto la principal, et pia cura d’un Frate del Monastiero di S. Francesco, qual risiede, nelle stanze congionte a detta Chiesa, et de duoi gentil`huomini deputati dal consiglio di Locarno, quali erano li Signori Gio. Antonio Orello, del già Sig. Francesco, et Agosto Badi suo cugnato, qual Sig. Agosto da pochi giorni in qua è morto. Al piede di detto sasso è posta un`altra Chiesa dedicata anch`essa all`Annonciata Santissima, et poco di sopra di questa Chiesa dell`Annonciata; nell`ascendere alla Madonna del Sasso, si dà principio ad alcune Capelle, nelle quali, con gran devotione si rappresenteranno alcuni misterij della passione di nostro Signore, et anco della vita del Beato S. Francesco, et sarà un`opera celebranda, et di presente anco si dà principio alla Fabrica del Monastiero de` Padri Capucini vicino al bel palazzo di Belvedere, qual`è del sudetto Sig. Gio.Antonio Orello edificato dal già Illust.Sig. Balthessar Luchsingher Scriba, et poi Capitano di Locarno, qual fu socero di detto Sig. Gio. Antonio, et Cavagliero di lettere, et valore, come anco è il moderno Sig. Scriba di Locarno, cioè il Sig. Giovanni Lusio figliuolo del vecchio Colonello Melchior Lusio, qual tuttavia vive, et come ornamento della lega Helvetica è stato, et è caro a tutti i gran Re, et Prencipi d`Europa, et detto Sign. Giovanni non degenerando ponto dalla bontà, modestia, et magnanimità del padre s`ha fatto schiavi gli animi di tutti gl`huomini del paese. Questo Borgo è edificato in luogo, che fa l`effetto d`una mano aperta, poichè il palmo è il sito della Terra, et le dita sono le valli, che la circondano; Gli huomini delle quali valli, che da basso si descriveranno concorrono tutti, per i loro bisogni a comprar, et vendere nel detto Borgo di Locarno massime ne` giorni di mercato, che ogni quindeci dì, et in Giovedi si fa solenne in detto Borgo, con concorso anco de tutte le Terre del lago, et de molte altre del Novarese, le qual valli sono l`infrascritte. La valle Magia. La valle di Lusernone. La valle de cento valli. La sudetta valle Verzasca, et la valle Margossa. Oltre dette Valli Locarno è ampio di territorio, nel qual vi sono altre buone Ville, che lo rendono abondante, et fra le altre verso Oriente, vi è Orsolina. Briono, Muralto predetto, Minusio, Burbaglio, terra de Pescatori al lito del lago, Ripa piana, dove è la Chiesa di Santo Quirico, Contra, Tendro dove è la Chiesa di Santo Vincenzo, Gordola sudetta, et Cugnasco. Verso Occidente. Solduno, che produce vini bonissimi, per l`inverno. Pedemonte che contiene molte Ville, sotto di sè. Gulino, lntragna, Losono, Argegno, et la buona Terra d`Ascona. Ronco d`Ascona, et anco Brissago, la qual Terra di Brissago è della Diocesi di Milano, et ha molte Ville sotto di sè, come si dirà più à basso.
Il Borgo di Locarno è partito in tre Tribù, o sia Compagnie, cioè Gentil’huomini, Borghesi, e Terrieri, et ogn`uno de queste Tribù hanno buonissime entrate in commune, e la Communità è governata da vint`uno Conseglieri, cioè dodeci del Borgo, et nove delli huomini della pieve, liquali attendono alli negocij publici.
Li Monti, che confinano al fiume Ticino sopra di Belinzona, cioè le Valli Leventina, Bregno, e Mesolzina sono abondantissime de Selve, cioè de larici, pecchia, e altri legnami mercantili massime per far Antenne de Navi grosse, e Galere, et sopra tutto per far travi, per edificar Case, quali legnami si conducono tutti per acqua, o a Locarno, o sopra il suo territorio, da dove poi s`inviano a Milano, Pavia, Cremona, Venetia, et per tutte le parti d`Italia. La valle Magia è larghissima, e longa trentadue miglia, et ha molte altre Valli e Ville, e fiumi, che tutte finalmente pigliano il nome di Valmagia, et fra le altre valli vi è la Lavigiara, laquale confina col Monte di S.Gottardo, et in un altro Monte coherente a quello di Santo Gottardo nasce il fiume della Magia, qual corre in mezo della valle Lavigiara, poi entra nella valle Magia, come si dirà da basso, et perchè quella è una valle, grande, e fertile, si ha da sapere, che di sopra di Locarno per un miglia e mezo, verso Occidente si trova la entrata nella detta valle Magia, et qui vi è un Ponte anticamente fabricato sopra al fiume Maggia, qual passa alle Terre di Pedemonte, e nella Valle si trova prima la Terra di Vegno, poi Gordevo, Magia sodetta, et altre Ville, Et mezo miglio prima, che fi arrivi al luogo di Cevio, qual è lontano da Locarno sedici miglia, et in questa Terra come principale della Valle risiede il Podestà, et Governator d`essa, essendo che ha giuridittione separata da Locarno, si trova da mano sinistra, un`altra Valle, dalla quale riesce un fiume, che si chiama Rovana, et dentro di questa Valle si camina per sei miglia, dove poi a mano dritta si trova un`altra valle, che si chiama la valle del Bosco, laqual confina con Formazza del Stato di Milano, et nelli confini di queste Valli del Bosco, et di Formazza, cioè nel giacciaro pur di Formazza, ha il suo origine il fiume della Toce, o sia Tosa, qual viene a Duomo d’Ossola, et entra nel Lago Maggiore, puoco di sopra di Pallanza. A mano sinistra poi si trova la valle di Campo, laqual confina con Antigorio pur del Stato di Milano. Et di sopra di Cevio, per due miglia, caminando per la valle Magia, si trova a man sinistra un`altra Valle buonissima, et fertile, la qual si chiama la valle Bavone, con un`altro fiume, che dal nome della valle si chiama Bavone, et nell`ingresso di questa valle si trova la Terra di Bignasco, alla qual Terra risponde il fiume principal della Magia, qual riesce dalla detta valle Lavigiara, et quivi sono duoi Ponti sopra il Bavone, et la Magia, et tra l`uno et l`altro ponte vi è la Chiesa de Bignasco, et Cavergno, qual è una villa vicina sopra il monte, et passato Cavergno comincia la valle Lavizara bonissima valle. Nell`ingresso della quale si trova Broi Terra grossa, Prato, Sornico, et Pecchia, appresso al qual luogo di Pecchia a mano sinistra vi esce un`altro fiume d`un`altra valle, che pur si dimanda la valle di Pecchia, qual sbocca parimente nella Magia, et in capo della valle Lavizara si trova la Terra di Fusio, la qual confina, come s`è detto, con il Monte di San Gottardo, et qui si passa un`altro monte, et si va ad Airolo della valle Leventina di sopra nominato; Et questo fiume della Magia qual nasce in cima di questa valle Lavizara è quello che scarica tutte le acque dell`altre valli sopranominate, et acquista questo nome dalla Terra di Magia sudetta lontana da Locarno otto miglia, et finalmente anch`egli vicino alle mura di Locarno sbocca nel Lago Maggiore, dove conduce ancor lui quantità grandissima delli medemi legni mercatili di sopra descritti, come anco ne mandano li fiumi di Verzasca, et li fiumi, che usciscono dalle valli di Lusernone, et Centovalli, quali fiumi di Lusernone, et Centovalli s`uniscono con quello della Magia, di sopra di Locarno un miglio, in modo che si può dire con verità, che questo Borgo sia il fondico della mercantia sudetta, et detti fiumi di sopra descritti producono Trutte, et Temoli saporitissimi, et le valli rendono il Borgo abondantissimo de Bestiami, Grassine, Formaggio, et Butiri, et non manca a Locarno abondanza de legne d`abbrucciare, et anco per mandar a Milano, dove ne viene gran quantità, perchè le valli sudette, et il territorio sono abondantissimi de simil legna, oltre che nella Montagna, per contro questo Borgo, mediante il lago, et a mano sinistra di Tecino vi è la Riviera di Gambarogno, la qual è de molte ville, et comincia a Contono sopra Magadino, nelle radici del monte Cenere, et viene fino al Sasso de Pino, dove sono li confini, tra il Stato di Milano, et il paese de` Signori Svizzeri, qual luogo di Pino è del Stato di Milano, et della giuridittione delli molt`Illustri Signori Conti Rugiero, et Ercole fratelli Margliani feudatarij di Valtravaglia Quattro valli, et valle d`Intelvo, de` quali feudi per la morte del Signor Conte Ercole Rusca fu investito l`anno mille cinquecento ottanta tre il molto illustre Sig. Conte Giovanni Marliano padre di detti Signori fratelli dal Potentissimo et Catholico Re Filippo Secondo, et chi desidera veder il proemio del privilegio sopraciò concesso da Sua Maestà al detto Sigr. Conte Giovanni, vegga il mio libro della Nobiltà di Milano, nel quale ho transcritto detto proemio, come cosa degna d`esser veduta per la fede et testimonio fatto da quel gran Re delle virtù et valore di detto Sig. Conte Giovanni, et da puochi anni in qua il detto Sig. Conte Ruggiero suo figliuolo ha acquistato la nobile Terra di Luino, della qual si parlerà a lungo, Et detta Riviera di Gambarogno produce gran copia de legne, d’abbrucciare, et de vini bianchi, però leggieri. Nelle Alpi poi sopra Locarno Val Magia, Verzasca et Gambarogno si fanno carboni bonissimi, et in grandissima quantità, et oltre quello che si consuma nel paese, ne viene a Milano circa vinticinque mille moggia ogn’anno, per uso della Città.
Questo Borgo di Locarno fu sempre sottoposto per lo Spirituale al Reverendissimo Vescovo di Como, et in Temporale al Ducato di Milano dall’anno mille cinquecento tredici indietro, salvo come sopra, nel qual anno in tutto s’impadronirono li Signori Svizzeri di quel paese per loro pretensioni, et anco di Lugano principalissimo borgo del medemo Ducato, et sempre dall’hora in qua li hanno posseduti, privando immediatamente di Lugano, et Locarno, et Valli sudette li Illustrissimi Signori Conti Rusca Feudatarij delli Signori Duca di Milano, quali Signori Rusca prima, et per un gran tempo possederno anco con titolo de Vicarij Imperiali la Città di Como, la qual Città finalmente Eleuterio, o sia Lutero Rusca Vicario Imperiale restituì al Duca Filippo Maria Visconte l`anno 1416. havendo havuto, per ricompensa il Contado di Lugano, et quindeci mille fiorini, et questa famiglia Rusca è delle antiche, et Illustri di Lombardia, et il ceppo delli Feudatarij di Lugano, et Locarno s`estinse, con la morte del detto Conte Ercole Rusca qual fu amazzato, nella Terra di Gorgonzola, con un`archibugiata da Pirro Pagnano, et prima in questa Illustre Casa era seguito un parto supposito, come attesta il Sig. Egidio Bossi, nella sua Practica criminale, nel titolo de Partu supposito. Resta però tuttavia il ceppo vecchio di questa gran Casa in Como, che hora tiene come sempre ha tenuto principal luogo in quella Città. Et questi Signori Conti, oltre Lugano, et la valle, Locarno con le Valli sudette, et la Riviera de Gambarogno, possedevano anco Mendrisio, Balerno, con la Píeve. Luino, valle Travaglia, le quattro valli, Hosteno, la Cima, et la valle d`Intelvo.
Quanto all’antichità, et Nobiltà di detto borgo di Locarno, oltre quello, che si è detto, ne fanno fede molte scritture, et particolarmente Bernardino Curio, nella sua Historía di Milano, dove nella prima parte d`essa ragionando delli privilegi concessi da Papa Gelasio all`Arcivescovo di Milano l`anno 493. viene a parlare di Perideo figliuolo di Galvagno descendente da Gotti, et poi dice queste parole. I descendenti suoi portarono lungo tempo per insegna li scacchi rossi, nella scachera bianca, e nera, laquale co’l tempo fu de Cattanei di Locarno, e quel che segue, nel qual borgo anco hoggidì vive la medema fameglia, et anco la Rozola, dalla quale uscì Gulielmo Rozolo Arcivescovo di Milano qual successe all`arcivescovo Enrico Settara l`anno 1230. come narra il medemo Corio, nella seconda parte delle dette sue Historie. Ne si deve tralasciare la memoria di Simone Muralto da Locarno, qual patì tanto, et fece tanto per mantener la constanza d`Otto Visconte Arcivescovo di Milano, il qual fu quello, che pose li fondamenti al Principato dell`lllustrissima Casa Visconte, et detto Simone in tutte le avversità di detto Otto, non l`abbandonò mai, finchè con la rotta di Desio data a Torriani suoi nemici l`anno 1277 nel giorno de S.Agnese co`l favore, et agiuto del primo Luthero Rusca Prencipe di Como non lo vide posto in Stato. Doppo la qual vittoria il Locarnese, per usar la parola del Corio, fu creato Capitano del Popolo di Milano, alla memoria del quale, et della sua famiglia, che tuttavia vive in Locarno in Como, et anco in Milano, deve molto l`illustrissima Casa Visconte. Et il medemo Corio nella terza parte delle sue Historie, mentre narra, che l`anno 1355. Carlo Re de Romani figliuolo di Giovanni Re di Boemia fu coronato della Corona di ferro da Roberto Visconte Arcivescovo di Milano all`Altare di Sant`Ambrogio; Soggionge, che l`Imperatore concesse a Matteo Bernabò, e Galeazzo fratelli Visconti il Vicariato di Milano, Genova, Savoia, Vintimiglia, Albenga, con tutta la Riviera, fino a Monaco inclusivamente, et il Vicariato di Locarno. Dalla qual attione fatta in una tanta solennità si può conoscere la Nobiltà, et il Conto, che si teneva a quel tempo, di Locarno.
Al presente tiene il principal luogo in desto Borgo, (come sempre è stata grande di ricchezze, et Nobiltà) l’antica famiglia Orella, et particolarmente il sudetto Sig. Gio. Antonio gentilhuono d`honoratissimi costumi, et padre d`una felice prole. Il Sig.Fabio del già Sig. Dottor Emilio suo cugino. Il Sig. Giufredo nipote di detto Sig. Gio. Antonio, Li figliuoli del sopradetto Sig. Agosto Badi; li Signori Gio.Antonio, et Francesco fratelli pur Orelli del già Sig. Aluigi, qual Sig. Francesco è Procuratore principale, et Cancelliere della Communità di Locarno.
Li Signori Donata, capo de`quali è il Signor Francesco nato per trattar qual si voglia negocio d`importanza, et con qual si voglia Prencipe, e atto a superar ogni sorte di difficultà, con il valore, e prudenza sua. Il Sig. Fisico Guid`Antonio Trevani. Il Sig. Carlo Mercatio fiscale, et il Signor Gio. Antonio suo figliuolo Vicecancelliere dell`officio criminale di quel Borgo, et vi sono anche le antichissime famiglie Appiana, Quadrivia, Franzona, e Duna, insieme con un Rampollo della sudetta Casa Rusca, cioè li figliuoli del già Signor Franco Rusca, et vi fono molti altri, e Nobili, e di honorate qualità, et fra questi alcuni dell`antichissima, e Nobile famiglia Bologna, oltre li Cittadini habitanti in Milano, Della qual famiglia ho deliberato di riferire alcune scritture antiche, per me con diligenza vedute, Cioè, che signoreggiando la città di Como, il sodetto Eleuterio Rusca Vicario Imperiale, il qual fu honorato di questo titolo, e dignità da Sigismondo Imperatore figliuolo di Carlo Quarto, qual Sigismondo esso Eleuterio ricevete in Como, et trattò Realmente, quando passò in Italia l`anno 1413 et che s`abboccò in Canturio col Duca Filippo Maria sodetto, et questo è quel Sigismondo, che doppo si trovò al Concilio di Constanza, nel qual fu creato Papa Otto Colonna, che s`assonse puoi il nome di Papa Martino, e questo Pontefice venne poi a Milano, et alli 16 Ottobre 1418 celebrò la prima Messa al novo Altare maggiore del Domo, dove si lavorava a furor di popolo, et la sua statua si vede in Domo presso la porta della sacrestia delli Ordinarij.
A questo Eleuterio nel tempo delle turbolenze della Città de Bologna, quando Gio.Galeazzo Visconte Primo Duca di Milano negl’ultimi suoi giorni con l`armi espugnò quella città, che fu l`anno 1402. et che il Duca Gio.Maria suo Primogenito l’anno 1403. doppo la morte del padre per assicurarse in quel Dominio confinò in diverse parti li parenti, et fautori de Vanni Gozadini Capo principale Bolognese, del quale esso Duca Gio.Maria molto temeva come quello, che restava mal sodisfatto, e del padre, e di lui, come attesta il Corio nella quarta parte delle sue Historie; S’appoggiò dico al detto Eleuterio Giovanni Capistrario Nobile Bolognese, o alcun`altro de`suoi maggiori, poichè per le scritture autentiche le qual’ho veduto, non s`ha più vecchia memoria che di lui, e di Masino suo padre, come quelli ch`erano delli parenti o adherenti del detto Gozadini confinatí come sopra. Et quella parentella de Capistrari è la vera et antica di quella famiglia hora cognominata Bologna, Et dal detto Eleuterio qual era Prencipe, e Signor principalissimo, et di gran cortesia detto Giovanni fu grandemente favorito, e havuto caro, e in prima lo creò Cittadino Comasco con i suoi descendenti, come appare per il privileggio dato in Como alli 29 Novembre del detto anno 1413; et gli furono doppo donati molti beni, et entrate dal Conte Franchino Rusca successore d`Eleuterio, il quallo constintuì Castellano del Castello sudetto di Locarno, Podestà della val Magia, Verzasca, et Gambarogno, et d`altri feudi di quella Casa, et l`anno 1444 il sudetto Conte Franchino, con autorità dell’Eccellentiss.Sig. Duca di Milano privilegiò detto Giovanni in ampia forma, a poter crear Notari publici, Qual Glovanni doppo d`essersi, anco affaticato in servitio dell`Eccellentiss.Sig.Duca Francesco Sforza Primo, et gran Capitano de quei tempi fu favorito da detto Duca, con diversi privileggi, cioè di Cittadino di Milano con tutti i suoi descendenti, et poi di suo Famigliare, e comensale, con queste parole nel privileggio dato in Lodi alli 18 Aprile 1450. cioè. Spectati igitur Viri dilecti nostri Ioannis de Bononia singulare animi officium attendentes, nec minus erga nos, et statum nostrum, quam maximam ipse fidem, et devotionem verbis non solum, verum etiam RE, ET IN FACTO demonstraverit, comdignum arbitramur e quel che segue; Dal qual Signor Duca l`anno 1458 adì 19 Novembre detto Giovanni nel luogo d`Albairate, ottenne la valle di Lugano, in Feudo, poi il sodetto Conte Franchino Rusca, il qual prima era stato spogliato del possesso d`essa. A questo Giovanni, qual visse molti anni, successe il Dottor Silvestro Bologna suo figliuolo, il qual fu Dottorato in Bologna l`anno 1465 adì 24 Decembre facendosi nel privileggio del Dottorato, chiamare Silvester de Capistrarijs de Bononia; et servì questo Dottore in diversi Officij alli Eccellentiss.Signori Duca di Milano, e particolarmente al Duca Galeazo Maria Sforza, et doppo sua morte alla Duchessa Bona sua moglie Madre, et tutrice di Gio.Galeazo, et finalmente fu fatto Podestà di Locarno dal Conte Giovanni Rusca Signor di quel Borgo l`anno 1486. et perseverò in quella dignità alcuni anni, et ivi poi morse, havedo anco prima servito a quei Signori in tutti gl`altri officij, che havevano in casa loro. Et acciochè il mondo conoschi, che l`intento mio di scriver la Nobiltà del Lago è fondato principalmente in scrivere, et far noto ad ogn`uno la Nobiltà, et antichità de gli habitatori, ho voluto in questa mia fatica far anco mentione d`un bello, et honorato Proemio posto in una Patente fatta dal medemo Sig.Conte Giovanni Rusca al detto Dottor Silvestro Bologna, l`anno 1468. di questo tenore. Quemadmodum Nobilis, et eximius legum Doctor D.Silvester de Bononia dilectissimus noster NOBILI GENERE ortus est, quod quidem animaduerti, et solet, et debet, sic etiam ea morum elegantia, Consilij gravitate, continentia, et moderatione, aequanimitate, et Iustitae culto, et in omnibus quidem peritia, et animositate polet, ea deniq;. variarum, et magnarurn quidem, exercitatione rerum, et cognitione prestat, ut admiratio prope modem existat in Iuvenilibus adhuc annis virtutem, integritatem et senilem maturitatem prospicere, et nulla prope sit dignitas, quam non in eo recte collocatam existimemus, Allecti igitur huius praestantissimi Doctoris singularibus ornamentis, et virtutibus, allecti etiam intemerata, et ardentissima devotione sua erga nos, et statum nostrum, quae talis est, ut non modo sublimationem, et gloriam omnem nostram concupiscat, verum etiam omni studio quaesiverit semper, et quaerat. Assumendum duximus et c. Et anco si presente nel bel vestibulo dell`antica casa de`Rossi Nobilmente edificato, nella sudetta Terra di Luino, si vedono anticamente depinte diverse armi di Famiglie Nobili, et antiche, cioè. La Carcana, Luina, Besozza, et altre, et fra queste in luogo principale è posta l’arma Bologna, cioè duoi Cani levrieri bianchi in piedi, l`uno in faccia dell`altro, et l`uno in campo rosso, et l`altro in campo verde, con il color rosso, et hoggidì li descendenti delli sudetti gl`aggiongono l`Aquila Imperiale, con la corona donatagli dal Conte Franchino Rusca, come appare dalla Patente data in Mendrisio alli 12 Decembre 1428.
In Locarno ancora al tempo delle guerre di Milano vi habitò per molto tempo il sudetto Sign. Egidio Bosso, qual fu poi Senatore, et specchio de` Legisti d`Italia, et del suo Colleggio di Milano, et ivi nacque il Sign.Marco Antonio suo figliuolo, qual habbiamo veduto Ambasciatore del Catholico, et Potentissimo Re nostro Signore Filippo Secondo, presso li detti Signori Svizzeri, et dopo Maestro dell`entrate straordinarie del stato di Milano, et sessanta anni sono uscì da questo Borgo il Rever.Padre Maestro Benedetto Francescano, qual fu uno de` primi Predicatori, et Cathedranti d`Italia.
Et acciochè sia manifesto il gran conto, che tengono li Signori Svizzeri di questo Borgo; Sono molti anni, che detti Signori l`hanno privilegiato, che da se elega Sette huomini, li quali nelle cause Criminali assistano al Signor Commissario, o sia Podestà della Terra, col Voto de` quali insieme con quello del detto Sign. Commissario, Scriba, et Fiscale, s`espediscono anco diffinitivamente tutti i negocij criminali, con gran decoro di quel luogo, et beneficio della Giustitia, et de` Popoli. Et si come Locarno è in capo del Lago, così anco non cede a qual si voglia altra Terra d`esso Lago, per non dir, che d`esso sia capo.




Accedere qui alla Tavola dei Capitoli della Historia del Lago Maggiore..., Bordone e Locarni, Milano 1603



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   [Luciano Besozzi]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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