Tra i luoghi sulle sponde del nostro Lago meritevoli di onorata menzione in queste pagine ha degno posto anche questa piccola città, la quale per la sua industria, che la rende ricca, prosperosa e fiorente, è a buon diritto paragonata alle più popolose e floride di altri regni, nonché del nostro. Delle sue antiche memorie ho già parlato diffusamente nel volume primo: qui verrò raccogliendo le poche, che mi venne fatto di razzolare qua e colà, relative agli uomini, che più l`illustrarono colle loro azioni lodevoli, ciascuno secondo lo stato proprio. Dico secondo lo stato proprio, perocché io sono d`avviso che tra quelli, che recano onore alla patria, sieno da annoverare in modo speciale pure coloro, che forniti di un patrimonio qualsiasi, seppero farne uso anche in pro della stessa. È questo un benefìzio, sul quale, massime se scompagnato da altri meriti, di rado e solo superficialmente si arresta il pensiero, ma, dove a fondo si esamini, riesce di fatto non inferiore a veruno: conciossiaché, a mirar rettamente, non sono solo i presenti, che formano, generalmente parlando, il ben essere e la prosperità della patria, ma sì o i loro predecessori, che colle opere proprie, posero quel complesso di cause, alle quali da poi collo svolgersi de` tempi seguirono quegli effetti, de` quali si gloriano ora i nepoti, quasi ne fossero essi, soli gli autori.
Ed è per questo che avendo trovato in Intra a preferenza di ogni altro luogo sul nostro Lago una serie cospicua di benefattori della loro patria, derogando al metodo sin qui tenuto, mi godo I`animo di offerirla intera sin da principio, poiché se avvenga, che niun`altra cosa possa dire di loro nel processo del mio discorso, almeno questa semplice memoria serva loro di giusto tributo e sia stimolo leggendola alla gratitudine de` loro concittadini.
Esisteva in Intra sino dal 1325, come si crede, un`opera pia detta
del Consorzio, che fu come il seme delle altre, che molto più tardi dalla metà del secolo XVI, o poc`oltre, sino ai dì nostri le tennero dietro. Di queste si può vedere la
Relazione che ne fu fatta nel 1837 e in appresso, e che fn pubblicata in Intra stessa nel 1863. Le principali tra le opere pie, ora in Intra esistenti, sono quelle delle Scuole e dell`Ospitale, e fu ottimo divisamento quello della
Congregazione di Carità, che le amministra, di collocare nell`atrio di questo secondo sopra lastre di marmo i nomi di coloro, che vennero costituendo coi lasciti loro questo vistoso patrimonio de` poveri.
Sono i seguenti:
Benefattori delle Opere pie in Intra
ossia Congregazione di Carità.
Baiettini Giovanni Antonio testò | l`anno | 1568 | lire | 100,000
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Baratti notaio Giovanni Pietro | » | 1610 | » | 1,000
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Scaramuzza Prev. d. Bernardino | » | 1678 | » | 7,000
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Fusari G. Battista | » | 1728 | » | 1,000
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Iacchini Can. Prev. d. Alessandro | » | 1744 | » | 2,000
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De Notaris Giovan Battista testò | l`anno | 1777 | lire | 30,000
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Cantova ab. Giuseppe Antonio | » | 1786 | » | 12,000
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De Lorenzi Can.co d. Giuseppe | » | 1787 | » | 27,000
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De Lorenzi Can.co Parroco d. G.B. | » | 1800 | » | 3,000
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Ceretti D. Ignazio | » | 1828 | » | 1,200
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Lucìni Barbera, vedova Rossi | » | 1831 | » | 6,000
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Muller Giangiacomo2 | » | 1832 | » | 2,000
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Barberis Avv. Paolo | » | 1841 | » | 3,000
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Franzosini Pietro e zii | » | 1850 | » | 3,000
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Scavini Gentinetta Maria | » | 1851 | » | 60,000
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Rigola D. Luigi3 | » | 1854 e 1862 | » | 16,000
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Franzosini Vittore fu Bernardo | » | 1856 | » | 1,000
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Nicolini Maria fu Giuseppe Maria | » | 1857 | » | 1,000
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Righetti Angela, vedova Rovere | » | 1857 | » | 1,000
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Aluisetti Bartolommeo | » | 1858 | » | 2,000
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Peretti Anna Carolina | » | 1859 | » | 1,000
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Morozzo S. E. Cardinale Vescovo | » | 1830 e 1861 | » | 16,000
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Gottardi Colombani Teresa | » | 1862 | » | 3,400
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Clerici Ritta fu Giuseppe | » | 1862 | » | 1,000
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Tonazzi Domenica fu Stefano | » | 1859 | » | 1,500
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Guidotti G. Battista | » | 1865 | » | 1,000
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Rigola Vittore fu Antonio Maria4 | » | 1866 | » | 200,000
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Coglie Gioacchino testò | l` anno | 1864 | lire | 14,000
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Fighetti G. Battista di Bée | » | 1865 | » | 6,180
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Franzosini Luigi fu Giuseppe | » | 1866 | » | 1,000
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Kneur Federico | » | 1866 | » | 1,000
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Imperatori Lorenzo | » | 1866 | » | 1,000
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Cobianchi avv. Cesare | » | 1867 | » | 1,000
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Sutermeister Carlo | » | 1870 | » | 1,800
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Frova Antonia, vedova Zonca | » | 1870 | » | 1,000
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Aggiungerò che Carlo Müller, ancor vivente, diede la somma di lire 10,000 per mantenere bambini scrofolosi ai bagni marini, e che i coniugi Giuseppe Petroli e Giuditta Ceretti legarono 28,000 lire per l`asilo infantile d`Intra negli anni 1864 e 1869 e ne furono i più grandi benefattori. Il Regolamento per queste scuole era già stato approvato da S. M. sino dal 1841 e pubblicato in Novara l`anno stesso per cura del cav. Pietro Ceretti, che si rese assai benemerito di questa pia opera dirigendola con amore dal detto anno sino al 1874, e regalandole pure in vita lire 3,000: ma lo stabilimento definitivo del locale ad uso di asilo e di scuole femminili è dovuto al legato dei coniugi summentovati. Concorrono poi i cittadini di Intra al mantenimento e alla prosperità dell`asilo con oblazioni spontanee. Tanto questo, che quelle furono dirette dalle Figlie della Carità di S. Vincenzo di Paola sino all`anno 1865, nel quale vennero loro sostituite le Suore della Carità, dette Rosminiane. Le scuole elementari maschili poi sono affidate ai religiosi dell`Istituto della Carità. Oltre a queste vi sono anche le scuole tecniche sussidiate dalla provincia.
1 Questi morì canonico della Cattedrale di Novara. Nel suo testamento, 16 dicembre 1758, lasciò erede universale la collegiata di S. Vittore d` Intra sua patria, mentre con istrumento precedente del 22 luglio, aveva stabilito, che i pp. Gesuiti del collegio di Arona dovessero dettare nella loro casa di campagna, detta
la Castagnara, ogni anno ed in perpetuo gli esercizi spirituali a dodici sacerdoti d`lntra e suo vicariato nei mesi di maggio e di settembre senza alcuna spesa per questi. Tale legato sussiste ancora essendo stata nominata dal testatore esecutrice la Congregazione di Carità, che lo amministra.
2 Questi venne dalla Svizzera a stabilirsi in lntra nel 1807, dove aprì uno stabilimento di filatura di cotoni e manifatture di stoffe: morì nel 1832 e i suoi figli legarono spontaneamente in memoria del padre la somma registrata alla Congregazione di Carità.
3 L`ab. Luigi Rigola fu presidente per molti anni della Congregazione di Carità, e lasciò inoltre 10,000 lire pei sordo muti e 6 mila per la fabbrica dell`Ospitale.
4 A questo veramente insigne benefattore fu posto sulla scala dello stesso Ospitale un busto, lavoro del valente scalpello del Simonetta, del quale parlerò in appresso. Questo Ospitale a un bisogno è capace di circa sessanta letti. L`amministrazione è affidata alle Figlie della Carità di S. Vincenzo de` Paoli, che vi si trovano in numero di quattro sino dal 1863. Vi è annessa una farmacia per l`interno, che somministra inoltre medicinali ad oltre 500 poveri alle loro case. Ricetta anche militari e civili a pagamento.
- A Cura di:
- [Carlo Alessandro Pisoni]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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