STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione:
Esio
Breve Abstract:
Brusa, Notizie di Esio (1893) - 12, Conclusione
Abstract:
12. Conclusione.

La popolazione di Esio è industre, per quanto di presente si restringa alla semplice coltivazione della terra e alla cura del bestiame.1
Pel passato vi furono a Milano delle famiglie di Esio, che si erano arricchite col commercio dei vini. Adesso pur troppo quelle famiglie sono scomparse. V` è ancora a Milano il mio cugino Andrea Brusa fu Giuseppe, che ha negozio presso la Stazione del Ticino e conserva ancora per Esio una speciale affezione. Il sig. capitano Giuseppe Cipolla, marito della signora Savina Caretti di Esio, conserva egli pure speciale affezione al detto paese; ma il vago clima e l`ampio orizzonte di Selasca lo trassero ad erigervi una sontuosa villa, dove trova soave riposo dagli affari e studiasi procurar lavoro agli operai coll`erigere nei dintorni eleganti palazzine.
Il tipo di Esio e piuttosto regolare: viso ovale, carnagione tendente al bianco, occhio grande ed espressivo.
L`emigrazione è sconosciuta ad Esio, se ne togli quella delle così dette campagne, comune a tutti i montanari.
Gli Esiani sono molto affezionati al loro paese e sentono la poesia delle loro valli, dei loro monti e della loro flora così bella. I loro prati in primavera si rivestono di primule, di narcisi e d`altri vaghissimi fiori: i loro monti rosseggiano come viva fiamma al fiorire dell`erica e dei rododendri, e di un magnifico giallo d`oro il fiorire delle ginestre.
Per dare un`idea di quale e quanto amore si ami Esio, dirò sol questo, che, avendo io dovuto, per ordine de` miei genitori, abbandonare quel paese e portarmi a Milano per ivi attendere agli studii, feci una malattia di pura passione di nostalgia. Quando io studiava al ginnasio di S. Alessandro ora Beccaria non dimenticava mai il caro paesello di mia infanzia e lo vedeva ne miei sogni e lo dipingeva ne` mei compiti. Conservo ancora gli scritti, dove con entusiasmo descrivo i suoi romantici recessi, le sue dirupate valli, il suo molino, il Sass Scorbee, che a guisa di falco colle sue grand’ali sovrasta ad Esio più in atto di amovole difesa che di terribile minaccia. La fantasia di fanciullo aggrandiva le cose e dava corpo alle ombre.
Fatto è che le mie prime vacanze, finché, la zia Giacomina stette ad Esio, là io le passava con infinito gaudio. In seguito, quando ella si recò ad abitare a Premeno pel maritaggio col sig. Tomaso Perelli Ercolini io pure a Premeno passai le vacanze, ma l`amore ad Esio nol perdetti mai.
[Tra le famiglie di Esio si noverano i] Brusa, i Ceroli, i Perelli, i Battaglia, i Gagliardi, i Patronini. Alcuni Caretti più recenti vengono da Aurano. Pare che i Brusa ab antiquo siano venuti dal Varesotto. I Bottacchi sono di Cassino, frazione di Cannero. Famiglie scomparse da Esio sono i Berti, i Senna, i Fighetti ed i Durelli.
L`attuale Sindaco è il sig. Stefano Patronini, mio compagno di scuola, il quale succedette in tale carica al padre Giovanni, che morì sindaco dopo 25 anni di sindacato. Segretario e maestro di Esio è il sig. Gio. Battista Costa. Conciliatore di Esio è il sig. Caretti Pietro; vice-Conciliatore il sig. Caretti Giovanni.2 Sagrestano di Esio e figlio di sagrestano è il signor Caretti Giovanni, coadiuvato dal bravo Pietro suo figlio.
Ad Esio non vi sono Alberghi, ma non mancano case, dove il forastiero trova ottimo vino da pasto, e anche vino scelto di bottiglia, che ripristina le forze e trasfonde la più schietta allegria.
Molte sono le sorgenti di Esio. Gode fama di leggerezza quella denominata dell`Oregiàa, esce dal vivo macigno; gode fama di freschezza particolare quella del Brensc, la quale sbocca gorgogliando da masso nereggiante e forma lì presso un lavatoio con coperto a volta.
Magnifica gita è quella, che dalla Parrocchiale per lungo tratto e sempre in piano con-duce al bosco delle streghe.

Esio, caro paese de` miei genitori e della mia fanciullezza, salve! Tu sarai sempre, finché avrò lena, la meta delle mie gite. Nella tua chiesetta, dove appresi a conoscere ed amar Dio, verrò di sovente a ritemprare la fede e Ie incrollabili speranze de` miei primi anni.


Nulla osta alla stampa,
Novara, 15 Aprile 1893.

Giuseppe Maria Magni Vic. Gen.



1 Ad Esio vi sono due calzolai: il sig. Caretti Biagio ed il signor Paolo Caretti di Stefano. Un mugnaio di Esio, il sig. Pietro Brusa fu Giuseppe [segue una riga illeggibile nella copia a disposizione della trascrittrice].

2 Colgo l`occasione di accennare qui il Sindaco di Bee, che è il sig Vietti Giuseppe fu Giuseppe. il suo Segretario che è il sig. Salmoiraghi Adolfo, il suo conciliatore, che è il sig. Ruschetta Giuseppe e il suo vice Conciliatore, che è il sig. Canetta Giovanni. Bravi calzolai di Bee sono: Bazzoni Gio. sacrestano e Caretti Francesco di Maurizio. Ad Albugnano, oltre il bravo fabbro Perelli Stefano, c’è anche un falegname nella persona di Airoldi Francesco fu Giovanni. Di muratori poi e scalpellini a Bee ve n’è una grande quantità.
A Cura di:
   [Veleda Bignami]

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Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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