STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «CANNOBIO»

Denominazione:
Cannobio
Breve Abstract:
Informazione Istorica del Borgo..., parte I - Cap. 03 - Della Divisione Del Popolo Cannobino In Vicini Ed Appoggiati
Abstract:

CAPO III.

Della Divisione Del Popolo Cannobino In Vicini Ed Appoggiati

E Chi Sieno Sì Gli Uni Come Gli Altri;

E Della Potesta Grande Che I Vicini Avevano Anticamente

 

È partito questo Borgo in due sorti di persone, cioe in Vicini e non Vicini, ovvero Adventizii, comunemente appellati Appoggiati. Vicini chiamansi quei i quali sono stati fondatori e primi abitatori di esso Borgo, ovvero da quelli sono discesi, quali sono secondo l`ordine dell`alfabeto gli Allegri, i Bombelli, i Destrieri, i Luvati, i Mantelli, i Mazzironi, gli Omacini, i Pizzalli, i Pontii, i Poscolonni, i Reschinii, i Sassi ora cognominati Carmini, i Tassani, i Tirinanzi ed altre famiglie, delle quali poi ampiamente e distintamente ragioneremo nella seconda Parte. E questi tali solamente, sì per antichissima ed immemorabile consuetudine, come anco per espressa disposizione degli Statuti, tanto generali del detto Borgo e della sua Pieve, quanto particolari di esso Borgo, godono ancor oggi un certo privilegio, addimandato Vicinatico, secondo il quale reggono essi il Borgo ed amministrano le cose pwbbliche di quello, dividendo anche tra di loro i redditi ecl entrate dei beni fra essi comuni ed indivisi ed in comunione posseduti ; ed hanno molte altre prerogative e preminenze che non hanno gli altri abitatori del medesimo Borgo i quali non sono Vicini, ma Adventizii, essendo colà venuti ad abitare dopo essi Vicini, e sono volgarmente chiamati Appoggiati, come gia si è detto. E questa divisione, ovver distinzione di persone ed abitatori, è anco annotata nel Proemio delle Consuetudini di Cannobio e della Pieve inserta nel volume dei sopradetti Statuti Generali, le cui parole sono state da noi riferite nel precedente Capitolo.

Quanta poi fosse negli antichi tempi l`autorità e podestà dei detti Vicini, è da sapere che eglino avevano mero e misto imperio ed onnimoda giurisdizione, sì civile, come criminale, ed erano padroni assoluti o, come si dice, signori a bacchetta, governandosi da loro stessi e similmente governando la sua Pieve, il che provasi chiaramente dal suddetto Proemio e dal Cap. I delle memorate consuetudini, che e del seguente tenore: Item praedicti Vicini, et eorum Consiliarii electi ad consulendum dictos Vicinos, et Homines dictae jurisdictionis in suo consilio condiderunt, fecerunt ed ediderunt et condere, facere, et edere consueverunt, et soliti sunt de antiqua et approbata consuetudine tanto tempore cuius principii non extat memoria, et condunt, faciunt et edunt Statuta, et leges, municipales cujuscutzque modi, et tenoris seu formae super quocunque negotio, et quacunque occasione ad eorum beneplacitum, et volutantem obtinentes, et etiam obtinentia vim, et robur tam meri, et mixti imperii, et effusionis sanguinis, et animadversionem Corporis, et gladii potestatem et absolutum Dominium cum cujuslibet oneris impositione, et omnimodae jurisdictionis, et tam in civilibus, quam in criminalibus dum non sint contra libertatem Sanctae Romanae Ecclesiae, et ea et eas mandant ad executionem in dicta sua jurisdictione.

 

Vero e che riconoscevano l’imperadore ed i di lui Vicarii generali nella Lombardia, sotto cui eleggevano i suoi Podesta e Vicarii ovver Rettori, dando loro amplissima possanza ed autorità, come anco scrisse il P. Leandro nella sua Descrizione d`Italia, e fassi chiaro dal Proemio dei sopradetti Statuti generali della Communità di Cannobio e della Pieve, nel qual Proemio si leggono queste parole: Et quae Statuta confirmata sunt per consilium generale dicti Communis anno 1211, de mense Februarii in regimine Domini Bonacursi de Abiate utriusque lurisperiti Vicarii Serenissimi et sempre Augusti Domini Imperatoris, et ad ipsius honorem et exaltationem, et salvi semper mandatis ipsius Domini Imperatoris; et quae Statuta fuerunt, et jam lecta, publicata et confirmata anno 1266, die 6 mensis Decembris, in consilio generali, et in publica concione dicti Communis per preafatum Dominum Vicarium. Quando poi ed in qual modo cotal autorità e podestà fosse dal popolo Cannobino, cioè dai Vicini, acquistata dirassi nel seguente Capitolo.

A Cura di:
   [Gioacchino Civelli]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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