STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «CANNOBIO»

Denominazione:
Cannobio
Breve Abstract:
Informazione Istorica del Borgo..., parte I - Cap. 11 - Della Chiesa di San Gottardo di Carmino
Abstract:

CAP. XI.

DELLA CHIESA DI SAN GOTTARDO DI CARMINO.

L`anno della nostra salute 1332 gli abitanti del luogo di Carmino della vicinanza del Borgo di Cannobio ritrovandosi senza chiesa, ed essendo perciò costretti andare per terra o per acqua a esso Borgo, distante circa due miglia, a udir messa ed altri divini officii e portare i cadaveri alla chiesa battesimale di San Vittore dell`istesso Borgo, unitamente e di commun consentimento deliberarono di far edificare sopra il sasso vicino alla loro abitazione una chiesiola di lunghezza di br. 12 e di larghezza di br. 8 a onore di Dio e di Maria Vergine e sotto il nome di San Gottardo Vescovo, nella quale potessero far celebrare messe ed altri divini ufficii, e nel cimitero seppellire i morti. Ed essendo in ciò necessaria l`autorità e licenza dell`Arcivescovo di Milano, per essere quel luogo insieme al Borgo e Pieve di Cannobio della diocesi Milanese, ed anche il consentimento del Preposito e capitolo della suddetta chiesa battesimale di San Vittore di Cannobio, per essere il medesimo luogo della cura d`esso Preposito, ottennero prima tal consentimento, patteggiando diverse cose con l`istesso Preposito e capitolo di San Vittore, come di ciò si appare da pubblico istromento rogato da Nicola Fontana, notaro di Cannobio, a dì 25 di Marzo del detto anno 1332; del quale istromento ne fu poscia fatto un estratto a di 22 di Aprile 1480 per Pietro parimente Fontana, notaro di Cannobio.

Dappoi riportarono dall`Arcivescovo di Milano, Frate Aicardo Antimiano dell`ordine dei Predicatori la suddetta licenza, come consta per le lettere d`esso Aicardo Arcivescovo date in Piacenza a dì 6 di Giugno dell`istesso anno 1332 e da me veduto insieme col memorato istromento nell`archivio di essa chiesa di San Gottardo.

Avuta dunque ch`ebbero i Carminesi la licenza dell`Arcivescovo di Milano ed il consentimento del Preposito e capitolo della chiesa battesimale di San Vittore di Cannobio, diedero principio alla fabbrica di essa chiesiola, la quale però non fu finita insino all`anno 1401, essendo caneparo di essa chiesa Andriolo Del Sasso dell`istesso luogo di Carmino, come chiaramente dimostrano le lettere scritte sopra la porta maggiore della medesima chiesa verso mezzogiorno dal di dentro, le quali così dicono:

MCCCCI, die veneris nono mensis Decembris oculos ad caelestia tunc levemus ad honorem Dei et Beatae Virginis Mariae et beati Godeardi E.pi, sub cuius vocabulo ecclesia ista constructa est, finitum fuit opus istius ecclesiae S. Godeardi de Carmino plebis Canobii in regimine seu canaparia Andrioli fq. Jacobi de Saxo de Carmeno, ecc.

Ma essendo tal chiesa troppo piccola ed angusta per il popolo di quella contrada, che allora era assai più numeroso che oggi non è, essa fu poscia ampliata ed aggrandita e ridotta nella forma che ora si vede, essendole stata aggiunta quella parte che resta più alta ed eminente verso il monte, ovver Ponente, con dipintovi il martirio dell` Apostolo San Bartolomeo, e ciò fu l`anno 1431, come ben dimostrano le lettere scritte sopra la prima porta a man sinistra nell`entrare in essa chiesa appresso il campanile dal di dentro, le quali sono queste:

MCCCCXXXI, hoc opus et poenam beati Bartolomei fecit fieri Petrus filius dom. Andrioli de Saxo de Carmeno Caneparius huius ecclesiae, et hoc consensu et voluntate omnium vicinorum de Carmeno…

Fu il suddetto Pietro (per dir questo fuori del nostro proposito) padre di Lorenzo, mio arcibisavolo, e fece anche fare a proprie spese quella bella e grande imagine di San Gottardo, la qual vedesi dipinta sopra l`anzidetta porta maggiore dal di fuori, con queste lettere di sopra:

MCCCCXXXVIII. XX mensis Aprilis hoc opus fecit fieri venerabilis et discretus vir dom. Petrus de Saxo de Carmeno vicinantiae burgi Canobii.

A Cura di:
   [Gioacchino Civelli]

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Magazzeno Storico Verbanese

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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