STRUMENTI CULTURALI
del Magazzeno Storico Verbanese
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Elenchi di funzionari e cariche pubbliche in «CANNOBIO»
CAPO XII.
COME CANNOBIO SPONTANEAMENTE SI DIEDE AI PRINCIPI VISCONTI.
Correva l`anno della nostra salute 1342 quando Cannobio spontaneamente si diede a Giovanni Arcivescovo e Luchino fratelli Visconti, signori di Milano, trasferendo in loro il mero e misto imperio e l`onnimoda giurisdizione, sì civile, come criminale, che esso Borgo aveva, sì come chiaramente appare dagli statuti generali di Cannobio e della pieve nel volume delle Consuetudini, nel cap. 4 sotto il titolo speciale De electione Dominorum Mediolani, il cui tenore è tale:
Anno vero Domini currente millesimo tringentesimo quadr. Novembris praedicti vicini homines et Commune dederunt Dominis, Dominis Joanni et Luchino Fratribus Vicecomitibus Civitatis Mediolani et in eis trastulerunt praedictum merum et mixtum imperium, et jus effusionis sanguinis gladii potestatem et Corporis animadversionem in delinquentes et jurisdictionem omnimodam tam civilem quam criminalem, et totum illud jus, quod eis vicinis hominibus et Comuni pertinebat et spectabat duraturum tempore vitae eorum, quam Deus dignetur tribuere longevam et felicem…
La causa di sottomettersi ai Principi Visconti fu accioché nei suoi pericoli pigliassero la difesa e protezione di esso Borgo contro chiunque oltraggiarlo volesse e particolarmente contro i Locarnesi. E con tutto che questo Borgo spontaneamente si sottoponesse ai sopranominati Giovanni Arcivescovo e Luchino fratelli Visconti padroni di Milano solamente durante la lor vita (come del recitato capo 4 dello Statuto chiaramente appare) nondimeno volontariamente perseverarono poi sotto il dominio e signoria dei Principi Visconti insino al tempo che Gio. Galeazzo conte di Virtù fu da Vincislao Imperadore creato Duca di Milano, il che seguì nel 1395, perciocché allora Cannobio con la sua pieve cominciò essere di necessità e ragione soggetto ai Duchi di Milano, al cui dominio ed imperio restò poi sempre immediatamente sottoposto infino all`anno 1441, che tal Borgo insieme con la sua pieve fu dal Duca Filippo Maria Visconte infeudato a Vitaliano Borromeo, come poi a suo luogo dirassi.
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A tutti gli amici e studiosi
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Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.