STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione:
Verbania, loc. Pallanza
Breve Abstract:
Vita amministrativa e sociale a Pallanza nella seconda metà del sec. XVIII.
Abstract:
L’argomento trattato in questa tesi riguarda il passaggio della sponda occidentale del lago Maggiore dallo stato di Milano al regno di Sardegna avvenuto in seguito alla firma del trattato di Worms stipulato tra Maria Teresa e Carlo Emanuele III nel 1743. L’interesse si concentra sullo “sconvolgimento” politico-amministrativo che vide il borgo di Pallanza al centro delle vicissitudini maturate dopo la ratifica del trattato.
Il distacco delle terre del lago dal milanese fu vissuto, sentito ed accettato dalla popolazione come una necessità inevitabile. Il passaggio dell’Alto novarese nelle mani piemontesi influì profondamente sul vecchio assetto della zona e l’interdipendenza tra il milanese ed il novarese venne stravolta.
In seguito al trattato di Worms il regno di Sardegna impose una riorganizzazione totale della vita nei nuovi domini; gli abitanti stessi si trovarono slegati da una regione con la quale, per secoli, avevano coltivato interessi reciproci, condiviso consuetudini e tradizioni per essere inglobati in una realtà diversa.
L’interdipendenza di queste regioni era comunque forte e fu di conseguenza difficile emanare regole che avrebbero imposto anche un nuovo sistema di vita.
L’importanza che Pallanza andò assumendo divenendo capoluogo di provincia fu comunque un significativo incentivo per i suoi abitanti.

Il momento di passaggio venne vissuto in un più vasto periodo di tranquillità diplomatica anche se questo venne intaccato a fine secolo dalle idee giacobine della Rivoluzione francese che lasciarono in tutta la regione un profondo segno come venne dimostrato dai movimenti che nacquero in favore di Napoleone.
Per un esame approfondito delle tematiche e per studiare il tratto di storia che comprende la seconda metà del XVIII secolo sono stati consultati principalmente i manoscritti presenti nell’archivio di Stato di Verbania compresi nel fondo relativo al comune di Pallanza ed in particolare gli atti pubblicati della comunità; ne scaturisce un quadro relativo alla vita locale esaminata sotto il punto di vista amministrativo, economico, sociale e culturale. La decisione di dividere in due parti questo lavoro è stata determinata dalla necessità di esaminare due momenti diversi della esistenza del borgo ma strettamente interdipendenti. La parte iniziale della tesi riguarda quindi la vita amministrativa proiettata nella nuova realtà imposta dal “nuovo governo”. Oltre ai documenti stilati dalla comunità l’opera più significativa per uno studio globale della politica sabauda è la “Raccolta per ordine di materie delle leggi, cioè editti, patenti, manifesti, ecc.... emanate negli Stati di terraferma sino l’8 dicembre 1798 dai Sovrani della Real Casa di Savoia, compilata dall’avvocato Felice Amato Duboin”. Questa raccolta è stata esaminata insieme alle “Leggi e Costituzioni di Sua Maestà” che Carlo Emanuele III rivide nel 1770.
Il lavoro compiuto dal Duboin ha permesso di consultare un materiale in grado di fornire un quadro del funzionamento amministrativo e giudiziario basato sulle politiche sabaude. Questi volumi rappresentano quindi per l’analisi di Pallanza un punto di partenza fondamentale che, integrato dai documenti presenti negli archivi, li rende un essenziale strumento per la comprensione del progressivo mutamento che interessò tutte le comunità dell’Alto novarese ed in particolare il nuovo capoluogo di provincia.
Un basilare tema che interessò il Settecento fu quello delle riforme scolastiche che vide coinvolta anche Pallanza nella realizzazione del “Collegio” nel momento in cui si passa dal modello gesuitico a quello secolare che si tentò di instaurare. L’esplorazione delle carte riguardanti gli atti dell’amministrazione mi hanno permesso di capire come i cambiamenti politico-istituzionali abbiano influito anche sulla vita quotidiana che è diventata oggetto della seconda parte della tesi. Esplorare la società di Pallanza nella seconda metà del secolo XVIII mi ha permesso di riscoprire alcuni problemi specifici di quel secolo; utilizzando l’aiuto di uno storico locale della fine del secolo scorso ho ripercorso le tappe della vita di ogni giorno in un piccolo borgo lacustre. Studiare e comprendere il passato ci può aiutare a capire cosa siamo oggi.
Autore:
   [Patrizia Spini]
A Cura di:
   [Gioacchino Civelli]
Allegati:
Vita amministrativa e sociale a Pallanza, p. I Vita amministrativa e sociale a Pallanza, p. I

Vita amministrativa e sociale a Pallanza, parte II Vita amministrativa e sociale a Pallanza, parte II

Vita amministrativa e sociale a Pallanza, p. III Vita amministrativa e sociale a Pallanza, p. III

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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