dal sito di Arterigere:
Prima ricerca organica del passaggio degli ebrei in Svizzera con un inedito contributo documentario.
Il dramma della Shoah italiana si manifestò in tutta la sua ferocia lungo l`intero arco della frontiera italo-svizzera dove i fuggiaschi, provenienti da ogni parte d`Italia, cercarono la salvezza.
Fra i 5-6 mila ebrei che raggiunsero la Confederazione Elvetica, soli o con le loro famiglie, l`80% transitò dal Varesotto.
Fu una scelta dettata dalle favorevoli condizioni orografiche del territorio prealpino anche se l`impresa fu estremamente dura. Dal 16 settembre 1943 infatti la Guardia di Frontiera del Terzo Reich e la Milizia confinaria della Repubblica Sociale italiana si schierarono in armi sulle montagne e ai valichi doganali per intercettare quello che era diventato un vero e proprio esodo.
Solidarietà e collaborazione di un`estrema minoranza della popolazione e del ”basso clero” non riuscirono sempre ad evitare che gli ebrei fossero catturati per lo zelante servilismo dei burocrati fascisti e per i tradimenti da parte delle ”guide”.
Accuratissimo studio, poderosi strumenti (indici dei nomi, ottime note a pie` di pagina, bibliografia) che lasciano trasparire la passione e il coinvolgimento con cui l`autore, studioso serio e ottimamente preparato, ha affrontato un argomento doloroso della nostra più cupa storia recente.
- Note Bibliografiche:
- Volume in bross., in 4to piccolo (formato 14,5 x 20,5 cm), pp. 360, documentazione fotografica in b/n n.t. e f.t.
- A Cura di:
- [Gioacchino Civelli]
Magazzeno Storico Verbanese
A tutti gli amici e studiosi
che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico
Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni,
la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella
sua missione e pertanto termina la sua attività.
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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