La chiesa dei SS. Martiri, attigua e sussidiaria alla parrocchiale, fu la chiesa dei monaci benedettini: furono capi del monastero non meno di trenta abati, ultimo dei quali fu S. Carlo. Ad essi succedettero i Gesuiti dal 1574 al 1763 (vi si conserva la tomba del P. Emanuele Sa, esegeta del sec. XVI), e, dopo la soppressione di questi ultimi, quattro cappellani detti pertossiani, perché istituiti dalla beneficenza del Pertossi. La facciata barocca di discreto valore fu restaurata nel 1876. L’interno, decorato nel 1852 da Giacomo Zerbino, possiede due vetrate antiche a colori, rappresentanti i santi Gratiniano e Felino e una deliziosa Natività di Gesù; le due vetrate del coro furono eseguite nel 1858 su cartoni di Giuseppe Bertini, e, fra esse, una Vergine col Bambino e vari santi, opera di Ambrogio dal Fossano detto il Borgognone; mente un S. Francesco Saverio fu eseguito da Giuseppe Magistrini. Notevole l’urna di bronzo dorato costruita su disegno dell’arch. Bellosio di Milano e contenente il cofanetto delle reliquie dei ss. Mm. Fedele e Carpoforo, traslate nel 1576 e munite con sigilli di S. Carlo. Dopo un tentativo di sacrilego furto, ne fece solenne ricognizione Mons. Davide Riccardi, il 29 novembre 1889. La traslazione è ricordata tutti gli anni il 13 marzo con la festa tradizionale del Tredicino.
Fonti bibliografiche:
NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1925, p. 50.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
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