«Oratorio di S. Giuseppe.- Venne edificato dopo il 5 maggio 1724. Di tale data è l’istrumento rogato dal notaio Giovanni Francesco De Donatis, essendo radunati nella pubblica piazza i 2/3 degli uomini di Graglia, i quali s’impegnavano ad edificare, quasi nel mezzo del paese, un oratorio dedicato a S. Antonio da Padova: obbligandosi pure a provvederlo di tutto quanto sarebbe stato necessario all’altare e all’oratorio stesso. Erano presenti quali testimoni: Giovanni Pietro Francinetti figlio di Giovanni Domenico, Giovanni Pietro Delfino di Giovanni Battista entrambi di Carpugnino e Giovanni Domenico Scarpellino di Mossogno (Locarno). Coll’andar del tempo, essendosi collocato sull’altare un quadro rappresentante la morte di s. Giuseppe, venne l’oratorio stesso dedicato al Santo Patriarca.
Nel 1854 il pievano don Giuseppe Moroni, onde ricordare la definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione di M. Vergine deliberava di far costrurre nell’oratorio di San Giuseppe una cappella ad onor di Maria Immacolata. E l’opera fu compiuta felicemente con la bella statua dell’Immacolata e coi dipinti dell’Avondo. Oltre al pievano Moroni, concorse all’impresa il sac. don Giuseppe Antonio Picena, nativo di Graglia, canonico dell’insigne collegiata di S. Giulio, e insegnante nel seminario vescovile di Miasino. Nel 1925 il gragliese cav. don Giuseppe Picena arciprete di Gignese acquistava dalla parrocchia di Garbagna [Garbagna Novarese] il ricco altare in marmo, colla balaustra pure in marmo, e ne faceva munifico dono all’oratorio in memoria dei suoi defunti genitori Serafino Picena e Celestina Moroni.»
Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1932, pp. 246-247.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
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Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
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