STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Denominazione:
Verbania, loc. Intra
Breve Abstract:
Chiesa Collegiata di S. Vittore
Abstract:
Traiamo dall`edizione 1927 dell`annuario diocesano Novara Sacra l`utile, e pur aggiornabile scheda sul monumento in oggetto.
Ovviamente, come già per altri testi, molto si può aggiungere e modificare, ma queste poche righe possono servire da base per i futuri studi che di questo monumento verbanese si compiranno nelle pagine del sito del MSV.




«L’antica Collegiata a tre navate con cupoletta a colonne ed archi, che contava circa mille anni di vita, nel 1708, trovata troppo piccola per la cresciuta popolazione, con il consenso del vescovo di Novara mons. Visconti e della maggioranza dei cittadini, fu demolita. E sulle rovine fu innalzata la attuale ad una sola navata e a croce latina grandiosa e imponente di stile barocco secondo il disegno dell’architetto Filippo Cagnola di Milano, ingegnere del conte Carlo Borromeo. La prima pietra fu benedetta il 25 aprile 1708, e, condotta a termine in varie riprese, il 7 maggio 1752 fu consacrata da mons. Rotario Sanseverino vescovo di Novara, che si trovava ad Intra per la visita pastorale. L’attuale facciata, che si trova al posto dell’antico presbiterio, col pronao a quattro maestose colonne di granito di ordine corinzio, sorse verso il 1830 su disegno dell’abate Zanoja. Nell’interno si ammirano l’altare maggiore tutto di marmi colorati con altorilievi in bronzo di buona fattura, e le tre balaustre dell’altare maggiore e dei due altari laterali principali: del Crocifisso e della Madonna, di marmi pregevoli a larghe volute e lavorati finemente ad intarsio. Buoni sono gli ornati del presbitero e dei due altari laterali di un barocco grandioso, e un affresco del Ranzoni di Intra, posto nella lunetta dell’altare di San Giovanni. Degni di essere ricordati sono: il battistero antico lavoro in legno, e i due grandiosi pulpiti in legno dorato con ricchi intagli, costruiti nel 1850 su disegno dell’arch. Giulio Aluvisetti: come pure dell’Aluvisetti è il magnifico campanile che porta un concerto di otto campane fuse dal Mazzola e benedette dal can. teol. Giovanni Imperatori l’8 maggio 1878. L’attuale cupola di forma ellittica, che dà importanza a tutto l’edificio, già grandioso è dell’arch. Alfonso Perocchetti e fu iniziata nel 1890. Patrono della parrocchia fu sempre San Vittore, nobile soldato della Mautitana, che subì il martirio a Milano sotto Massimiano nel 235. Ma la collegiata possiede anche i corpi di san Filippo e di san Rogato Martiri: il primo figlio di santa Felicita, subì il martirio il 10 luglio, l’altro il 1 dicembre insieme con i santi Lucio, Cassiano e Candida. Queste reliquie furono estratte dal cimitero di San Ciriaco in Campo Verano per mandato di papa Alessandro VII, e nel 1666 dal cardinal Ottaviano Carafa mandate ad Intra. Dopo una breve sosta a Novara il 24 luglio 1667 furono con grande festa accolte ad Intra, e, poste in due urnette di legno dorato e finemente lavorato, furono collocate dapprima sotto l’altare maggiore, e in seguito nell’altare laterale che prende il nome dai due santi. Nel 1706 comunità e capitolo con approvazione vescovile li elessero a Patroni e Protettori insieme con San Vittore. Accanto alla parrocchiale sorge la canonica, che fu riedificata e ridotta allo stato attuale dal vescovo mons. Archinto negli anni 1574-76».



Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1927, pp. 137-139.
A Cura di:
   [Valerio Cirio]

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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