«Di grande valore storico-artistico è il gruppo di costruzioni formato dalla chiesa, dal campanile e dal battistero. È un nucleo medievale che domina e contrasta caratteristicamente la Baveno più moderna turistica ed alberghiera. La chiesa parrocchiale si presenta ora all’interno ad una sola navata classica con arco a pieno centro e sei cappelle laterali; ma si tratta di rifacimenti posteriori. A osservare all’esterno, sulle pareti in alto, specialmente dalla parte del battistero, e nei vari ripiani del campanile si vedono tuttora tracce della fascia ad archetti pensili della costruzione lombarda, che si fa risalire al secolo XI. E forse quella costruzione fu a sua volta rifacimento di edificio più antico. La chiesa fu consacrata il 13 maggio 1343 dal vescovo Amidano; l’abside fu aggiunta nel 1667, altri ingrandimenti di cappelle e sacristie si ebbero nel 1717; il portale con la loggetta superiore fu costruito nel 1841 per potervi collocare i mantici dell’organo, col qual lavoro si rovinò la linea della facciata e si copersero anche in parte antichi affreschi rappresentanti san Cristoforo e altri santi. L’ultima decorazione interna è del 1926 opera del De Giorgi [= Giuseppe] di Ceppomorelli. Pregevoli le due tavole di scuola gaudenziana (probabilmente di Ferdinando Ferrari), rappresentanti
la Natività di Gesù Cristo e la
Presentazione al Tempio, regalate dalla famiglia Henfrey attualmente conservate nella cappella del Crocifisso, e una
Annunciazione attribuita al Luini. Sul sacrato, dal lato verso notte, corre un portico con le stazioni della Via Crucis che terminano con una cappella del S. Sepolcro».
Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1930, pp. 262-263.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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