«L’attuale [
chiesa parrocchiale] sorge nell’area di vecchie case dei marchesi Moriggia, vicino al lago. Su disegno dell’abate Zanoia fu cominciata il 26 febbraio 1786 essendo arciprete Giovanni B. Antonis, benedetta il 7 novembre 1790 dal vicario generale mons. Giuseppe Rabaglietti, consacrata il 18 settembre 1812 da mons. Francesco Milesi vescovo di Vigevano in sostituzione di mons. Melano Della Portula nostro vescovo che in quel tempo trovavasi infermo. Nell’interno si presenta a croce greca, con due tribune alquanto elevate che guardano il presbiterio assai spazioso con coro corrispondente. Ha tre altari: il maggiore dedicato ai patroni SS. Ambrogio e Teodulo; quello a destra dedicato al S. Crocifisso con un quadro del Morazzone, già esistente nella chiesa dei Cappuccini di Pallanza; quello a sinistra dedicato alla Madonna del Rosario con statua della Vergine in rame colorato. Dal lato destro dell’altare maggiore vi è pure [
un] oratorio, costruito contemporaneamente alla fabbrica della chiesa, per uso dei Confratelli del SS. Sacramento con altare dedicato ai SS. Apostoli. I dipinti della tazza dove è rappresentato
il trionfo della religione, quelli della volta del coro e del presbiterio raffiguranti
la gloria di Sant’Ambrogio e di San Teodulo e le quattro figure di Santa Monica, Santa Marcellina, San Satiro, Sant’Agostino sono affrescati da Luigi Artman [=
Hartman]. Gli Evangelisti e le altre decorazioni furono eseguiti nel 1891 dal De-Grada per incarico dell’arciprete Giuseppe Cassani. Le sei statue dell’altar maggiore (sant’Anna, san Gioacchino, san Paolo, san Grato, san Biagio, san Pietro) sono opera del luganese Somajni; i due angeli in marmo del frontone della facciata furono scolpiti dal Labus. L’organo è fattura di Eugenio Maronio Biroldi di Varese. Fra gli arredi notevole per ricchezza di ricami è il baldacchino, dono di Anna Maria Bolongaro».
Fonti bibliografiche:
Testo tratto da: NOVARA SACRA, Annuario Diocesano, 1930, pp. 254-255.
- A Cura di:
- [Valerio Cirio]
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Biografia Carlo Alessandro Pisoni
Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo,
dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio
Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a
disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago
Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi
passati dal lago, condividendoli con la sua gente.
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