STRUMENTI CULTURALI

del Magazzeno Storico Verbanese

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Articolisti:
Ferrario, Nino
Titolo Articolo:
Con l`inverna verso Cannobio
SottoTitolo Articolo:
Testata ospitante l'articolo:
Il Maggiore
Data:
1977 dic
Progressivo di Edizione:
1977 dic
Note Generali:
Il Lago è l`unico argomento capace di vincere la mia inveterata avversione per la penna. Per questo sono qui alle prese con una infinità di fatti, di storielle, di avventure, di competizioni all`ultimo sangue, di salvataggi)compiuti o subìti), di barche costruite al terzo piano e ”varate” per la tromba delle scale o fabbricate in uno scantinato e fatte emergere attraverso una botola come un sommergibile al termine di una missione.
Debbo dire cosa sia per me il Lago e il perché di questa mia passione. Non certo il solo fatto di esser nato sulle sue rive, visto che molti lo abbandonano senza troppo rimpianto. Forse si tratta di una particolare sensibilità, fors`anche di qualcosa di atavico, se ”li parenti miei furon lombardi” sì, ma non lacustri.
Tuttavia il mio bisnonno materno, imprenditore di cave e roba del genere, intorno al 1880 ebbe la commessa di fornire del materiale per l`innalzamento del terreno del piazzale dei binari, della piazza della nostra stazione e delle relative vie di raccordo, dato che quanto uscito dallo scavo della galleria di Laveno non era stato sufficiente alla bisogna.
Da vero uomo d`azione, venne sul posto a studiare la faccenda. Fece costruire nel basso lago - dove erano specialisti in materia - una dozzina di grossi burchielli da carico che mise poi al comando di suo figlio, mio nonno, allora appena giovinetto, e che approfittando della costanza dei venti di quei tempi beati, partivano vuoti da Luino al pomeriggio con l`Inverna, veleggiavano con il vento in poppa fino a Cannobio dove le donnette locali e circostanti, in processione interminabile come tante formicuzze (tutte vestite di nero) reggendo sul capo un cestello di materiale rubato al torrente Cannobino, riuscivano, miracolo di forza e di tenacia, a riempire i dodici barconi, che la notte stessa profittando della Tramontana, scendevano - sempre con il vento in poppa - fino a Luino.
Accorso una volta a dar man forte al timoniere del burchiello su cui era imbarcato e che si era trovato in difficoltà per una delle improvvise burrasche che capitano talvolta sul lago, si prese un gran colpo con la barra del lungo remo pensile che serviva da timone su quei natanti e questo colpo non fu estraneo alla sua fine prematura.
Era uomo, mio padre, che non conosceva la paura; era anzi amante del rischio e possedeva una particolare capacità di comunicare e trasmettere ad altri il suo coraggio, visto che trovava sempre un barcaiolo disposto ad affrontare gli elementi ed a portarlo a casa.
Evidentemente a causa della distanza non poteva fare la stessa cosa con mia mamma, che però percepiva per uno strano fenomeno telepatico quanto stava succedendo e non trovava di meglio la poveretta che correre alla vicina chiesa del Carmine per raccomandarsi alla Madonna. Immaginate me bambinello, aggrappato saldamente alle conne della mamma, tremante per il freddo (è notoriamente gelida quella chiesa) impressionato per la penombra rotta solo dal tremolio della fiamma della candelina propiziatoria appena accesa, agghiacciato per l`incubo di strani ondeggiamenti del grande tendone rosso cupo che eravi allora all`ingresso, provocati dal Maggiore che riusciva a dischiudere le porte esterne e penetrare nel tempio, ma che a me facevano pensare che qualcuno stesse introducendosi furtivamente nella chiesa deserta per aggredire una povera madre indifesa ed un pargoletto innocente. Non era cosa da dimenticarsi facilmente, tant`è che me ne ricordo ancora, e ne sono passati di anni.

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Magazzeno Storico Verbanese

A tutti gli amici e studiosi che nel tempo avete condiviso o vi siete interessati alle attività della Associazione Magazzeno Storico Verbanese, dobbiamo purtroppo comunicare che in seguito alla prematura scomparsa di Alessandro Pisoni, la Associazione stessa, di cui Alessandro era fondatore e anima, non è più in grado di proseguire nella sua missione e pertanto termina la sua attività.

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Biografia Carlo Alessandro Pisoni

Carlo Alessandro Pisoni (Luino, 1962 - Varese, 2021). Seguendo le orme del padre Pier Giacomo, dal 1991 al 2017 è stato conservatore, per gentile concessione dei principi Borromeo, dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella. Appassionato studioso e ricercatore, ha sempre voluto mettere a disposizione degli altri conoscenze e scoperte, togliendo la polvere dai fatti che riguardano Lago Maggiore e dintorni; insieme a studiosi e amici, ha riportato alla luce tradizioni, eventi e personaggi passati dal lago, condividendoli con la sua gente.

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Ra Fiùmm - Associazione Culturale Carlo Alessandro Pisoni

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