Oggebbio. Oggebbio ha perduto, lunedì 14 corrente alle 3 pomeridiane, il suo più distinto cittadino, il chiarissimo professore commendatore Giovanni Polli. Oggebbio è tutto immerso in profondo dolore, in gravissimo lutto di famiglia, perché il Polli era tutto a tutti; la sua memoria è scolpita nel cuore degli oggebbiesi e durerà fino alle generazioni future. La sua vita fu tutta dedita al bene dell`umanità,
per transiit benefacendo et sanando.
Nato il 1 ottobre 1812 da Giuseppe Polli e da Angiola De Filippi nativa di Cannobio, fin dai primi anni dimostrò grande amore agli studi ed ingegno svegliatissimo. Ancor giovane ottenne nell`Università di Pavia la Laurea in medicina e chirurgia; subito in Milano ebbe una clientela estesissima e fra le migliori famiglie patrizie, perché alla scienza univa modi affabilissimi, inspirava agli ammalati grande fiducia. Si applicò indefessamente alla chimica, dicendo necessaria questa scienza per esser buon medico. Fin dai primi anni della sua carriera medica fondò gli
Annali di chimica applicati alla medicina e li diresse fino al principio del corrente anno. Per trenta e più anni fu professore di chimica nell`Istituto Tecnico superiore di Milano. Membro anziano del Reale Istituto Lombardo di scienze e lettere. I più distinti corpi accademici, venti e più, di Europa lo vollero chi a socio corrispondente chi a membro.
Fece studii profondi sul sangue, e ne pubblicò opere importantissime. Introdusse pel primo l`uso dei solfiti nelle malattie da fermento morbifico e con grande vantaggio. Fu promotore della Cremazione dei cadaveri. Nella sua carriera medica ebbe dal Governo e dal municipio di Milano continui ed importanti incombenti. Godeva fama di medico valentissimo in Italia e fuori. Fu fregiato di più ordini cavallereschi nostrali ed esteri.
Si formò un ricco patrimonio ed ebbe la consolazione di essere circondato da amabilissima figliolanza che lo prodigava dei più affettuosi servizii.
In mezzo agli accurati e profondi suoi studi non dimenticava gli indigenti. In Oggebbio la sua
villa Solitudine, durante le vacanze, era sempre aperta a tutti, e principalmente al povero, al quale, oltre ai soccorsi e visite, somministrava anche le medicine necessarie.
Già da molti anni in Milano ogni giovedì l`aveva destinato alle visite gratuite dei poveri, e chi scrive ebbe molte volte a vedere la via Amedei piena di ammalati, che correvano da lui per farsi visitare.
Come potrà adunque Oggebbio dimenticare il suo Polli? Ah! no, o caro Giovanni, la tua memoria sarà indelebile in quei cuori riconoscenti.
Nella cattedrale di Milano gli furono resi solenni onori funebri e la società di Cremazione inaugurava mestamente il suo stendardo accompagnando all`ultima dimora la salma del compianto prof. Polli.
Lo stendardo è semplicissimo , nero, ricamato in bianco e sormontato da urna cineraria d`argento, di bella fattura, che tien posto della lancia.
La cremazione ebbe luogo alle ore due pom. alla presenza di numerosi amici e parenti del defunto.
L`illustre prof. Gorini era venuto espressamente da Lodi per dirigere la mesta cerimonia e pagare al compagno ed all`amico l`ultimo tributo d` affetto.
Il consiglio d`amministrazione della società era rappresentato dai dottori De Cristoforis e Pini, dai signori Oppenheim, Lazzati, Mylius e Pozzi.
Molti chiari scienziati, fra i quali il prof. Colettti di Padova, avevano diretto alla società telegrammi di condoglianza e di affetto.
La salma fu introdotta nel crematoio alle ore 2 1/2. Alle 4 1/2 la mesta funzione era compiuta e dell`uomo illustre non rimanevano che poche bianchissime ceneri.
La cremazione di ieri segna il 68° incenerimento eseguito in Milano del gennaio 1876, tempo in cui Giovanni Polli purificava per la prima volta colle fiamme del suo crematoio la salma di Alberto Keller.
- A Cura di:
- [Anna Elena Galli]
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